Il lavoro di Lovatto e Zolt, a distanza di più di trent’anni della già menzionata e fondamentale monografia sull’argomento a opera di Alberto Lovatto, è un compendio pressoché definitivo sul caso valsesiano. Attraverso l’analisi delle evidenze archeologiche, documentali ed etnografiche, gli autori ci accompagnano in un suggestivo e documentatissimo viaggio nella storia della ribeba, prendendo in considerazione in modo esaustivo la storia delle fonti antiche e moderne, l’attenzione riservata allo scacciapensieri dagli studi etnomusicologici ed etno-organologici nel corso del Novecento, la storia delle officine e la loro organizzazione, le tecniche costruttive e la loro evoluzione nel tempo, la fortuna commerciale della ribeba valsesiana nel mondo, le caratteristiche morfologiche dello strumento e le fonti di rilevanza etnografica sulle tecniche esecutive, l’analisi dei marchi di fabbrica, le denominazioni locali attestate nelle fonti storiche e nell’uso popolare, con un censimento approfondito degli strumenti conservati nei musei e nelle collezioni private italiane. Un capitolo conclusivo è dedicato alle dinamiche di oblio e di permanenza dello strumento nell’immaginario collettivo valsesiano. Dimenticata e poi riemersa come simbolo la ribeba ha conosciuto, in tempi recenti, processi di riscoperta e rifunzionalizzazione da parte delle comunità locali, anche in chiave revivalistica, una renaissance la cui vicenda è tutt’altro che conclusa e per la quale, come spesso è accaduto nel contatto tra ricerca e comunità locali, questo prezioso volume giocherà probabilmente un ruolo decisivo.

Prefazione

Ilario Meandri
2019-01-01

Abstract

Il lavoro di Lovatto e Zolt, a distanza di più di trent’anni della già menzionata e fondamentale monografia sull’argomento a opera di Alberto Lovatto, è un compendio pressoché definitivo sul caso valsesiano. Attraverso l’analisi delle evidenze archeologiche, documentali ed etnografiche, gli autori ci accompagnano in un suggestivo e documentatissimo viaggio nella storia della ribeba, prendendo in considerazione in modo esaustivo la storia delle fonti antiche e moderne, l’attenzione riservata allo scacciapensieri dagli studi etnomusicologici ed etno-organologici nel corso del Novecento, la storia delle officine e la loro organizzazione, le tecniche costruttive e la loro evoluzione nel tempo, la fortuna commerciale della ribeba valsesiana nel mondo, le caratteristiche morfologiche dello strumento e le fonti di rilevanza etnografica sulle tecniche esecutive, l’analisi dei marchi di fabbrica, le denominazioni locali attestate nelle fonti storiche e nell’uso popolare, con un censimento approfondito degli strumenti conservati nei musei e nelle collezioni private italiane. Un capitolo conclusivo è dedicato alle dinamiche di oblio e di permanenza dello strumento nell’immaginario collettivo valsesiano. Dimenticata e poi riemersa come simbolo la ribeba ha conosciuto, in tempi recenti, processi di riscoperta e rifunzionalizzazione da parte delle comunità locali, anche in chiave revivalistica, una renaissance la cui vicenda è tutt’altro che conclusa e per la quale, come spesso è accaduto nel contatto tra ricerca e comunità locali, questo prezioso volume giocherà probabilmente un ruolo decisivo.
2019
La ribeba in Valsesia nella storia europea dello scacciapensieri.
Libreria Musicale Italiana
Alia musica
13
17
978-88-7096-993-1
ribeba, scacciapensieri, valsesia
Ilario Meandri
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/1720395
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact