The essay analyzes the relationships between the fictions of eros and, especially, of adultery, and the “fictional worlds” of literature (Pavel), focusing on the period from late Humanism (Boccaccio's Decameron and Chaucer's Canterbury Tales) to Shakespeare. The aim is to show how in the adultery scenes – or, in general, through the lens of passions, and mainly in Shakespeare – the rhetorical construction of the images provided by characters either anticipates or crosses the pictorial technique of the anamorphosis, with the effect of suggesting multiple meanings behind the individual apprehension of reality, its subjectivism and relativism (see Hillman 2007). Il saggio analizza le relazioni tra le finzioni dell’eros e, in particolare, dell’adulterio, gli inganni visivi e i “mondi di invenzione” della letteratura (Pavel), concentrandosi sul periodo compreso tra il tardo Umanesimo (con il Decameron e i Canterbury Tales) e l’età elisabettiana, con il teatro di Shakespeare. Il fine è di dimostrare come nelle scene d’adulterio – o, in generale, attraverso la lente delle passioni, soprattutto in Shakespeare – la costruzione retorica delle immagini fornita dai personaggi anticipi o incontri la tecnica pittorica dell’anamorfosi, con l’effetto di suggerire una più ampia gamma di significati dietro la percezione realistica aprendo a una rappresentazione individuale, soggettiva e relativistica, della realtà (cfr. Hillman 2007).
Finzioni dell’eros, inganni della vista: anamorfosi in letteratura tra Trecento e Seicento
Chiara Lombardi
2019-01-01
Abstract
The essay analyzes the relationships between the fictions of eros and, especially, of adultery, and the “fictional worlds” of literature (Pavel), focusing on the period from late Humanism (Boccaccio's Decameron and Chaucer's Canterbury Tales) to Shakespeare. The aim is to show how in the adultery scenes – or, in general, through the lens of passions, and mainly in Shakespeare – the rhetorical construction of the images provided by characters either anticipates or crosses the pictorial technique of the anamorphosis, with the effect of suggesting multiple meanings behind the individual apprehension of reality, its subjectivism and relativism (see Hillman 2007). Il saggio analizza le relazioni tra le finzioni dell’eros e, in particolare, dell’adulterio, gli inganni visivi e i “mondi di invenzione” della letteratura (Pavel), concentrandosi sul periodo compreso tra il tardo Umanesimo (con il Decameron e i Canterbury Tales) e l’età elisabettiana, con il teatro di Shakespeare. Il fine è di dimostrare come nelle scene d’adulterio – o, in generale, attraverso la lente delle passioni, soprattutto in Shakespeare – la costruzione retorica delle immagini fornita dai personaggi anticipi o incontri la tecnica pittorica dell’anamorfosi, con l’effetto di suggerire una più ampia gamma di significati dietro la percezione realistica aprendo a una rappresentazione individuale, soggettiva e relativistica, della realtà (cfr. Hillman 2007).File | Dimensione | Formato | |
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