Cosa avviene quando coscienze linguistiche distinte, oltre ad essere separate dall’epoca, dall’area geografica di provenienza o dalla differenziazione sociale, dalle diverse dimensioni linguistiche, appartengono anche a domini semiotici diversi? È quel che accade ogni volta che comunichiamo in rete, l’interazione digitale è infatti l’ambito di comunicazione ibrido per eccellenza: in esso alla mescolanza di lingue diverse si sovrappone la mescolanza di codici diversi. Partendo dal presupposto che siano i nuovi bisogni espressivi e le nuove situazioni comunicative a spingere verso le innovazioni linguistiche, sembra dunque interessante tener conto del rilievo assunto dal repertorio visuale – e più in generale multimodale – nell’uso spontaneo dei nuovi media e constatare come le particolari strategie di costruzione del significato attualmente in atto non possano ormai più prescindere da queste seconde dimensioni. Del loro peso nell’uso digitale della lingua è bene avere consapevolezza per affrontare senza pregiudizi tutte le novità ad essa connesse. Un ruolo di centrale importanza nell’approccio al linguaggio verbale in Internet è legato alla funzione indessicale della lingua che, unito alla presenza di un archivio di riferimento di conoscenze del mondo condiviso, innesca un nuovo tipo d’inferenzialità nel ricevente. La conversazione attraverso i social network consente infatti azioni che non necessariamente sono presenti nello scambio vis-a-vis, ma che invece sono peculiari di Facebook, Twitter, G+, Instagram, Flickr e in generale dei social network: la condivisione di materiale multimediale di vario genere, l’opzione di richiamare i messaggi relativi a un tema specifico e la possibilità di glossarlo. Il materiale multimediale diventa così al tempo stesso parte integrante della comunicazione e modalità espressiva, focus del discorso e linguaggio metaforico condiviso. Questo lavoro di ricerca indaga come ambiti di ricerca diversi, e apparentemente distanti fra loro, possano interagire produttivamente con il panorama scientifico delle scienze del linguaggio, dell’immagine e della comunicazione, giungendo alla formulazione di un modello aggiornato dell'ibridazione linguistica che caratterizza la comunicazione in rete. What happens when different linguistic awareness, apart from being separated from the era, from the geographical area of origin or from social differentiation, is not only pertinent to different linguistic dimensions, but also to different semiotic domains? This is what happens every time we communicate on a social network: digital interaction is, in fact, the hybrid field of communication par excellence, in which a mixture of different languages is superimposed on different codes. It is precisely the new expressive needs and the new communicative situations that push towards linguistic innovations; it therefore seems interesting to take into account the importance assumed by the visual repertoire in the spontaneous use of new media as well as the particular strategies of construction of the meaning that cannot be separated from these "second" dimensions. This research proposes a transversal path that considers all the semiotic domains normally involved in digital communication, proposing the formulation of an updated model of the dynamics of linguistic hybridization of the current digital dimension. The role of digital communication has been addressed through research using different scientific perspectives: this project investigates how different research areas, apparently distant from each other, can productively interact with the scientific landscape of language sciences, of image and communication. In fact, as Gunther Kress and Theo van Leeuwen write «all texts are multimodal», communication never takes place solely in a single semiotic system but uses the combination of different codes and methods. In an essay on multimodal linguistics published in 2015, Christina Margrit Siever invites us to deal with all the potentialities inherent in the combined use of language and images without any prejudice, confirming in this way the hypothesis formulated by Hartmuth Stöckl that in the digital environment the language seems now to have acquired new functions. We should be aware of these "other" functions of the language in digital use to be able to deal with all the innovations connected to it without prejudice. The indexical function of language has a crucial role in the use of verbal language on the Internet, which is associated with the presence of a shared archive of reference and determines a new kind of inferentiality in the receiver. Online Conversation, in fact, allows actions that are not necessarily present in the vis-a-vis verbal exchange, but which are instead specific to FB, Twitter, G +, Instagram, Flickr and other social networks: the sharing of various multimedia material, the option to retrieve messages related to a specific topic and the possibility to gloss it. The multimedia material thus becomes simultaneously an integral part of the communication and expressive modality, focus of the discourse and shared metaphorical language. In network communication, the meaning of a sentence seems to be given by the effect of different perceptions that are all simultaneously present in the utterance: this effect is achieved according to Ulrich Schmitz by using «conglomerates of language and image». We are faced with a metamorphosis of the media communication structure that overlaps written text and image. The digital dimension assumed by communication in recent years has made it possible to focus more clearly on the model of these conglomerates. Internet, especially social media, in fact, allows us to observe these conglomerates of language and image while speakers spontaneously create them.
Silenzio, immagini e parole. La costruzione del significato nella multimodalità digitale
Verdiani, Silvia
2020-01-01
Abstract
Cosa avviene quando coscienze linguistiche distinte, oltre ad essere separate dall’epoca, dall’area geografica di provenienza o dalla differenziazione sociale, dalle diverse dimensioni linguistiche, appartengono anche a domini semiotici diversi? È quel che accade ogni volta che comunichiamo in rete, l’interazione digitale è infatti l’ambito di comunicazione ibrido per eccellenza: in esso alla mescolanza di lingue diverse si sovrappone la mescolanza di codici diversi. Partendo dal presupposto che siano i nuovi bisogni espressivi e le nuove situazioni comunicative a spingere verso le innovazioni linguistiche, sembra dunque interessante tener conto del rilievo assunto dal repertorio visuale – e più in generale multimodale – nell’uso spontaneo dei nuovi media e constatare come le particolari strategie di costruzione del significato attualmente in atto non possano ormai più prescindere da queste seconde dimensioni. Del loro peso nell’uso digitale della lingua è bene avere consapevolezza per affrontare senza pregiudizi tutte le novità ad essa connesse. Un ruolo di centrale importanza nell’approccio al linguaggio verbale in Internet è legato alla funzione indessicale della lingua che, unito alla presenza di un archivio di riferimento di conoscenze del mondo condiviso, innesca un nuovo tipo d’inferenzialità nel ricevente. La conversazione attraverso i social network consente infatti azioni che non necessariamente sono presenti nello scambio vis-a-vis, ma che invece sono peculiari di Facebook, Twitter, G+, Instagram, Flickr e in generale dei social network: la condivisione di materiale multimediale di vario genere, l’opzione di richiamare i messaggi relativi a un tema specifico e la possibilità di glossarlo. Il materiale multimediale diventa così al tempo stesso parte integrante della comunicazione e modalità espressiva, focus del discorso e linguaggio metaforico condiviso. Questo lavoro di ricerca indaga come ambiti di ricerca diversi, e apparentemente distanti fra loro, possano interagire produttivamente con il panorama scientifico delle scienze del linguaggio, dell’immagine e della comunicazione, giungendo alla formulazione di un modello aggiornato dell'ibridazione linguistica che caratterizza la comunicazione in rete. What happens when different linguistic awareness, apart from being separated from the era, from the geographical area of origin or from social differentiation, is not only pertinent to different linguistic dimensions, but also to different semiotic domains? This is what happens every time we communicate on a social network: digital interaction is, in fact, the hybrid field of communication par excellence, in which a mixture of different languages is superimposed on different codes. It is precisely the new expressive needs and the new communicative situations that push towards linguistic innovations; it therefore seems interesting to take into account the importance assumed by the visual repertoire in the spontaneous use of new media as well as the particular strategies of construction of the meaning that cannot be separated from these "second" dimensions. This research proposes a transversal path that considers all the semiotic domains normally involved in digital communication, proposing the formulation of an updated model of the dynamics of linguistic hybridization of the current digital dimension. The role of digital communication has been addressed through research using different scientific perspectives: this project investigates how different research areas, apparently distant from each other, can productively interact with the scientific landscape of language sciences, of image and communication. In fact, as Gunther Kress and Theo van Leeuwen write «all texts are multimodal», communication never takes place solely in a single semiotic system but uses the combination of different codes and methods. In an essay on multimodal linguistics published in 2015, Christina Margrit Siever invites us to deal with all the potentialities inherent in the combined use of language and images without any prejudice, confirming in this way the hypothesis formulated by Hartmuth Stöckl that in the digital environment the language seems now to have acquired new functions. We should be aware of these "other" functions of the language in digital use to be able to deal with all the innovations connected to it without prejudice. The indexical function of language has a crucial role in the use of verbal language on the Internet, which is associated with the presence of a shared archive of reference and determines a new kind of inferentiality in the receiver. Online Conversation, in fact, allows actions that are not necessarily present in the vis-a-vis verbal exchange, but which are instead specific to FB, Twitter, G +, Instagram, Flickr and other social networks: the sharing of various multimedia material, the option to retrieve messages related to a specific topic and the possibility to gloss it. The multimedia material thus becomes simultaneously an integral part of the communication and expressive modality, focus of the discourse and shared metaphorical language. In network communication, the meaning of a sentence seems to be given by the effect of different perceptions that are all simultaneously present in the utterance: this effect is achieved according to Ulrich Schmitz by using «conglomerates of language and image». We are faced with a metamorphosis of the media communication structure that overlaps written text and image. The digital dimension assumed by communication in recent years has made it possible to focus more clearly on the model of these conglomerates. Internet, especially social media, in fact, allows us to observe these conglomerates of language and image while speakers spontaneously create them.File | Dimensione | Formato | |
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