La svolta digitale è una realtà che coinvolge la dimensione eventiva del discorso politico contemporaneo ormai da tempo. Se inizialmente i siti web dei partiti si presentavano più che altro come un archivio di testi di varia natura mediatica, al momento attuale a prevalere è la dimensione interattiva: i social network risultano sempre più relati agli altri media, in uno scambio aperto alla comunicazione diretta con gli elettori, attraverso i blog, ma anche con i programmi televisivi o la stampa. La dimensione digitale ha dunque favorito la proliferazione di strategie comunicative ibride, la cui dimensione liquida e in costante mutamento sembra fare della metamorfosi la strategia primaria per attirare l’attenzione del ricevente. Con le azioni politiche dello Zentrum für politische Schönheit, ideato da un collettivo teatrale di Berlino, ci troviamo di fronte all’ibridazione non solo di diverse strategie di comunicazione, ma anche di due domini che normalmente vengono percepiti come distanti l’uno dall’altro: quello politico e quello estetico. In una prospettiva che sembra suggerire la presenza di uno stadio della comunicazione politica nel web diverso da quelli che l’hanno preceduto, caratterizzato da autonomia e intraprendenza mediatica in un orizzonte di predominanza della comunicazione in rete. Il contributo intende fornire una proposta di lettura di una delle campagne degli attivisti berlinesi – Die Tote kommen – alla luce delle recenti proposte teoriche della Bildlinguistik e della politolinguistica.
Nuove strategie di comunicazione politica nell’epoca della globalizzazione Das Zentrum für Politische Schönheit: una proposta di lettura fra Bildlinguistik e politolinguistica
Verdiani, Silvia
2019-01-01
Abstract
La svolta digitale è una realtà che coinvolge la dimensione eventiva del discorso politico contemporaneo ormai da tempo. Se inizialmente i siti web dei partiti si presentavano più che altro come un archivio di testi di varia natura mediatica, al momento attuale a prevalere è la dimensione interattiva: i social network risultano sempre più relati agli altri media, in uno scambio aperto alla comunicazione diretta con gli elettori, attraverso i blog, ma anche con i programmi televisivi o la stampa. La dimensione digitale ha dunque favorito la proliferazione di strategie comunicative ibride, la cui dimensione liquida e in costante mutamento sembra fare della metamorfosi la strategia primaria per attirare l’attenzione del ricevente. Con le azioni politiche dello Zentrum für politische Schönheit, ideato da un collettivo teatrale di Berlino, ci troviamo di fronte all’ibridazione non solo di diverse strategie di comunicazione, ma anche di due domini che normalmente vengono percepiti come distanti l’uno dall’altro: quello politico e quello estetico. In una prospettiva che sembra suggerire la presenza di uno stadio della comunicazione politica nel web diverso da quelli che l’hanno preceduto, caratterizzato da autonomia e intraprendenza mediatica in un orizzonte di predominanza della comunicazione in rete. Il contributo intende fornire una proposta di lettura di una delle campagne degli attivisti berlinesi – Die Tote kommen – alla luce delle recenti proposte teoriche della Bildlinguistik e della politolinguistica.File | Dimensione | Formato | |
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