Il contributo intende evidenziare come l’obiettivo che dovrebbero porsi le c.d. quote elettorali di cui, a settant’anni dal riconoscimento costituzionale del diritto di elettorato passivo alle cittadine, ancora si avverte l’esigenza, non è tanto quello, quantitativo, della eguale presenza di donne e uomini negli organi rappresentativi cui spesso inconsciamente ci si riferisce quando si discorre di democrazia “paritaria”, quanto, piuttosto, quello di andare oltre l’approccio meramente anti-discriminatorio e neutralizzante per integrare la prospettiva di genere nell’attività politico-legislativa.
Per una democrazia duale: perché il genere dei nostri rappresentanti continua ad avere importanza
M. CAIELLI
2019-01-01
Abstract
Il contributo intende evidenziare come l’obiettivo che dovrebbero porsi le c.d. quote elettorali di cui, a settant’anni dal riconoscimento costituzionale del diritto di elettorato passivo alle cittadine, ancora si avverte l’esigenza, non è tanto quello, quantitativo, della eguale presenza di donne e uomini negli organi rappresentativi cui spesso inconsciamente ci si riferisce quando si discorre di democrazia “paritaria”, quanto, piuttosto, quello di andare oltre l’approccio meramente anti-discriminatorio e neutralizzante per integrare la prospettiva di genere nell’attività politico-legislativa.File in questo prodotto:
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