L’attuale dibattito sul libero arbitrio che vede contrapposti filosofi e neuroscienziati affonda le sue radici in una non meno accesa discussione del primo Novecento, allorquando – trattando della delinquenza – Agostino Gemelli assunse una posizione polemica nei confronti della tesi del positivista Enrico Ferri, criminologo di impostazione darwiniana, sullo sfondo delle idee di Cesare Lombroso. Il presente contributo si propone di illustrare gli aspetti e le fasi di questa vicenda alla luce delle idee dei vari contendenti, i quali se da un lato mostrarono di voler ricondurre la nozione di libero arbitrio alle sue origini religiose e teologiche, da un altro lato formularono un quadro di rigido determinismo, che in qualche modo prefigura l’atteggiamento fortemente “anticompatibilista” di una parte dei neuroscienziati contemporanei impegnati in questa discussione con filosofi, teologi e giuristi.
Agostino Gemelli e la nascente criminologia di fronte alla questione del libero arbitrio
Germana Pareti
2019-01-01
Abstract
L’attuale dibattito sul libero arbitrio che vede contrapposti filosofi e neuroscienziati affonda le sue radici in una non meno accesa discussione del primo Novecento, allorquando – trattando della delinquenza – Agostino Gemelli assunse una posizione polemica nei confronti della tesi del positivista Enrico Ferri, criminologo di impostazione darwiniana, sullo sfondo delle idee di Cesare Lombroso. Il presente contributo si propone di illustrare gli aspetti e le fasi di questa vicenda alla luce delle idee dei vari contendenti, i quali se da un lato mostrarono di voler ricondurre la nozione di libero arbitrio alle sue origini religiose e teologiche, da un altro lato formularono un quadro di rigido determinismo, che in qualche modo prefigura l’atteggiamento fortemente “anticompatibilista” di una parte dei neuroscienziati contemporanei impegnati in questa discussione con filosofi, teologi e giuristi.File | Dimensione | Formato | |
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