La sentenza della Corte Costituzionale n. 242 del 2019 - con cui la Consulta ha dichiarato la parziale illegittimità costituzionale dell’art. 580 c.p. - è perfettamente in linea con i principali elementi della giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani sulle decisioni di fine vita e sul suicidio assistito. In particolare, nonostante il tiepido riconoscimento del diritto a morire con dignità, la Corte Costituzionale ha chiaramente identificato la dimensione morale del consenso come elemento centrale delle decisioni di fine vita. Il contributo evidenzia gli aspetti più significativi di tale sentenza e ne sottolinea i limiti, alla luce della giurisprudenza di Strasburgo, suggerendo quali ulteriori riflessioni si porranno come necessarie nel prossimo futuro.
La sentenza n. 242 del 2019 della Corte costituzionale alla luce della giurisprudenza di Strasburgo
POLI, Ludovica
2020-01-01
Abstract
La sentenza della Corte Costituzionale n. 242 del 2019 - con cui la Consulta ha dichiarato la parziale illegittimità costituzionale dell’art. 580 c.p. - è perfettamente in linea con i principali elementi della giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani sulle decisioni di fine vita e sul suicidio assistito. In particolare, nonostante il tiepido riconoscimento del diritto a morire con dignità, la Corte Costituzionale ha chiaramente identificato la dimensione morale del consenso come elemento centrale delle decisioni di fine vita. Il contributo evidenzia gli aspetti più significativi di tale sentenza e ne sottolinea i limiti, alla luce della giurisprudenza di Strasburgo, suggerendo quali ulteriori riflessioni si porranno come necessarie nel prossimo futuro.File | Dimensione | Formato | |
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