Il lavoro si propone di indagare il ruolo che Firenze ebbe negli anni della Grande Guerra, specie in riferimento al sostegno che la città seppe dare su un particolare versante dell'assistenza civile, ovvero quello legato alle esigenze culturali dei giovani combattenti. Entro tale quadro ricopre un posto centrale l'incarico di coordinamento dell'Opera dei libri ai soldati cui Adolfo Orvieto - già direttore del «Marzocco» - si dedicò in quegli anni. A quel movimento si collegò la parallela iniziativa della marchesa Viviani della Robbia, che curò la produzione e commercializzazione di una particolare carta da lettera i cui proventi contribuirono a finanziare gli acquisti di libri gestiti dall'Orvieto, nonché l'azione di alcuni direttori di biblioteca che ebbero pure un ruolo nelle attività di tutela dei beni librari nelle zone di guerra. Fra questi ultimi, ci si sofferma in particolare sulle tre figure che ebbero i legami più stretti con Firenze e cioè Giulio Coggiola, Giuseppe Fumagalli e Guido Biagi.
La mobilitazione della cultura negli anni della Grande Guerra: Firenze e i "fiorentini", Con un saggio di Caterina Del Vivo
Cristina Cavallaro
2019-01-01
Abstract
Il lavoro si propone di indagare il ruolo che Firenze ebbe negli anni della Grande Guerra, specie in riferimento al sostegno che la città seppe dare su un particolare versante dell'assistenza civile, ovvero quello legato alle esigenze culturali dei giovani combattenti. Entro tale quadro ricopre un posto centrale l'incarico di coordinamento dell'Opera dei libri ai soldati cui Adolfo Orvieto - già direttore del «Marzocco» - si dedicò in quegli anni. A quel movimento si collegò la parallela iniziativa della marchesa Viviani della Robbia, che curò la produzione e commercializzazione di una particolare carta da lettera i cui proventi contribuirono a finanziare gli acquisti di libri gestiti dall'Orvieto, nonché l'azione di alcuni direttori di biblioteca che ebbero pure un ruolo nelle attività di tutela dei beni librari nelle zone di guerra. Fra questi ultimi, ci si sofferma in particolare sulle tre figure che ebbero i legami più stretti con Firenze e cioè Giulio Coggiola, Giuseppe Fumagalli e Guido Biagi.File | Dimensione | Formato | |
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