L’attitudine degli adolescenti ad essere costantemente interconnessi attraverso smartphone e piattaforme (Drusian, Magaudda, Scarcelli, 2019) e la propensione a muoversi nell’ambito dei contesti transmediali, tra social media e videogiochi (Taddeo, Tirocchi, 2019) da un lato consente loro di acquisire nuove competenze legate alla sfera dell’informale e dell’extrascuola, ma dall’altro li espone a numerosi rischi. La stessa inclinazione a vivere costantemente (e spesso a mostrare) situazioni “al limite”, sempre più pericolose (Gallina, 2019), fa da cornice a una generalizzata estremizzazione dei comportamenti giovanili che pone molti interrogativi e dubbi di carattere etico. A distanza di oltre dieci anni dall’onda lunga di diffusione del fenomeno del bullismo e dagli esordi del cyberbullismo, quest’ultimo sembra assumere sempre più i connotati dell’emergenza e, al tempo stesso, della normalità.
Il cyberbullismo tra emergenza e normalizzazione
Simona Tirocchi
2019-01-01
Abstract
L’attitudine degli adolescenti ad essere costantemente interconnessi attraverso smartphone e piattaforme (Drusian, Magaudda, Scarcelli, 2019) e la propensione a muoversi nell’ambito dei contesti transmediali, tra social media e videogiochi (Taddeo, Tirocchi, 2019) da un lato consente loro di acquisire nuove competenze legate alla sfera dell’informale e dell’extrascuola, ma dall’altro li espone a numerosi rischi. La stessa inclinazione a vivere costantemente (e spesso a mostrare) situazioni “al limite”, sempre più pericolose (Gallina, 2019), fa da cornice a una generalizzata estremizzazione dei comportamenti giovanili che pone molti interrogativi e dubbi di carattere etico. A distanza di oltre dieci anni dall’onda lunga di diffusione del fenomeno del bullismo e dagli esordi del cyberbullismo, quest’ultimo sembra assumere sempre più i connotati dell’emergenza e, al tempo stesso, della normalità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.