L'a., richiamati alcuni problemi posti dalla nuova disciplina dell’azione inibitoria collettiva, recentemente introdotta nel codice di rito, propone una serie di modifiche che potrebbero essere apportate alla legge, che è stata emanata ma non è ancora entrata in vigore e di cui è già allo studio la revisione. Il lavoro è completato, in appendice, dal progetto di legge e dalla relativa relazione che scaturiscono dalle riflessioni precedenti. Per meglio illustrare le modifiche ipotizzate, viene inoltre allegata una tavola di raffronto tra il testo elaborato nella prospettiva “de iure condendo” e il testo odierno. # SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. Le azioni di classe e di interesse collettivo: evidenziarne la distinzione. – 3. Il giudice: descriverne meglio la competenza. – 4. La legittimazione: riservarla agli enti esponenziali. – 5. I rinvii: precisarne il contenuto. – 6. I provvedimenti: prevederne la conoscibilità telematica. – 7. Le prove: abrogarne la disciplina ridondante. – 8. Il pubblico ministero: abolirne la disciplina specifica. – 9. La tutela: anticiparla per «giusti motivi di urgenza». – 10. La condanna alle spese: renderla anche premiale. – 11. L’ordine ripristinatorio: sganciarlo dalla condanna inibitoria. – 12. La coercizione diretta e indiretta: assicurarle dal rischio di inerzia ed estendere la concedibilità di quest’ultima. – 13. L’accertamento: proiettarlo nell’azione risarcitoria. – 14. Le inibitorie speciali: ridurle. – 15. Le nuove norme processuali: applicarle nei processi successivi alla loro entrata in vigore. – 16. Conclusioni. – APPENDICE: Progetto di legge e relazione illustrativa. – Tavola di raffronto con la disciplina attuale.
Qualche proposta di modifica della nuova disciplina delle azioni inibitorie collettive
Eugenio Dalmotto
2020-01-01
Abstract
L'a., richiamati alcuni problemi posti dalla nuova disciplina dell’azione inibitoria collettiva, recentemente introdotta nel codice di rito, propone una serie di modifiche che potrebbero essere apportate alla legge, che è stata emanata ma non è ancora entrata in vigore e di cui è già allo studio la revisione. Il lavoro è completato, in appendice, dal progetto di legge e dalla relativa relazione che scaturiscono dalle riflessioni precedenti. Per meglio illustrare le modifiche ipotizzate, viene inoltre allegata una tavola di raffronto tra il testo elaborato nella prospettiva “de iure condendo” e il testo odierno. # SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. Le azioni di classe e di interesse collettivo: evidenziarne la distinzione. – 3. Il giudice: descriverne meglio la competenza. – 4. La legittimazione: riservarla agli enti esponenziali. – 5. I rinvii: precisarne il contenuto. – 6. I provvedimenti: prevederne la conoscibilità telematica. – 7. Le prove: abrogarne la disciplina ridondante. – 8. Il pubblico ministero: abolirne la disciplina specifica. – 9. La tutela: anticiparla per «giusti motivi di urgenza». – 10. La condanna alle spese: renderla anche premiale. – 11. L’ordine ripristinatorio: sganciarlo dalla condanna inibitoria. – 12. La coercizione diretta e indiretta: assicurarle dal rischio di inerzia ed estendere la concedibilità di quest’ultima. – 13. L’accertamento: proiettarlo nell’azione risarcitoria. – 14. Le inibitorie speciali: ridurle. – 15. Le nuove norme processuali: applicarle nei processi successivi alla loro entrata in vigore. – 16. Conclusioni. – APPENDICE: Progetto di legge e relazione illustrativa. – Tavola di raffronto con la disciplina attuale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.