Il saggio analizza le strategie letterarie elaborate dal testo al fine di trasformare la lingua e la scrittura ereditate dalla storia coloniale in un racconto poetico, volto a riprodurre il ritmo e le condizioni di enunciazione della parola orale delle origini. Attraverso il recupero della parola orale Chantal Spitz costruisce un universo di pratiche e di valori autoctoni, profondamente sovvertito dalla dominazione coloniale e radicalmente cancellato all’interno dell’identità polinesiana neo-coloniale. Elemento centrale all’interno di questa costruzione è il tema del corpo, sistematicamente e irrimediabilmente ferito dal trauma coloniale. Figura simbolica essenziale dell’arma che ferisce, le parole scritte della lingua imposta dalla colonizzazione sono tuttavia allo stesso tempo concepite come strumento essenziale di cui è indispensabile impadronirsi, trasformandole in funzione dell’elaborazione di una nuova identità capace di assumere e di reinvestire la dolorosa memoria del passato.

La douloureuse mémoire de la parole orale dans l'écriture post coloniale de Chantal Spitz: L'ile des rêves écrasés (1991)

Carmagnani Paola
2019-01-01

Abstract

Il saggio analizza le strategie letterarie elaborate dal testo al fine di trasformare la lingua e la scrittura ereditate dalla storia coloniale in un racconto poetico, volto a riprodurre il ritmo e le condizioni di enunciazione della parola orale delle origini. Attraverso il recupero della parola orale Chantal Spitz costruisce un universo di pratiche e di valori autoctoni, profondamente sovvertito dalla dominazione coloniale e radicalmente cancellato all’interno dell’identità polinesiana neo-coloniale. Elemento centrale all’interno di questa costruzione è il tema del corpo, sistematicamente e irrimediabilmente ferito dal trauma coloniale. Figura simbolica essenziale dell’arma che ferisce, le parole scritte della lingua imposta dalla colonizzazione sono tuttavia allo stesso tempo concepite come strumento essenziale di cui è indispensabile impadronirsi, trasformandole in funzione dell’elaborazione di una nuova identità capace di assumere e di reinvestire la dolorosa memoria del passato.
2019
LX
01/2019
63
70
Carmagnani Paola
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