Nella visione comune, diritto e lingua rappresentano campi di indagine autonomi e indipendenti. Allorquando i due temi sono stati posti in relazione, l’attenzione si è, al più, rivolta all’analisi della lingua come strumento di espressione del fenomeno giuridico o come fattore connotativo di gruppi in posizione di minoranza all’interno della comunità statuale. Muovendo da una prospettiva più ampia, tuttavia, emerge l’intima connessione dei due fattori. Proprio per la sua funzione di veicolo comunicativo delle norme e di elemento identitario, la lingua ha storicamente assunto un peso politico centrale nel governo delle realtà sociali. Da un punto di vista più strettamente di diritto costituzionale, l’articolato e variegato panorama di lingue viventi si è storicamente tradotto in una pluralità di modelli di regolamentazione del fenomeno linguistico. L’esperienza dell’Unione europea e dei suoi membri rappresenta un quadro fedele di siffatta complessità. Gli studi più recenti, infatti, riportano il dato di 60 lingue differenti caratterizzate da una qualche forma di riconoscimento normativo. Di queste, però, solo 24 hanno lo status di lingue ufficiali sia in uno o più Stati membri sia a livello di istituzioni europee. Le altre vantano forme più o meno solide di protezione solo all’interno di singoli ordinamenti nazionali. Altri idiomi, poi, sono completamente disconosciuti o ignorati dal legislatore. In taluni casi, però, nonostante il silenzio normativo o l’assenza di forme di tutela e valorizzazione, si può osservare una loro crescente diffusione. Da qui, l’interesse per quello che potrebbe essere il profilo linguistico dell’Europa unita. Il volume muove proprio dall’interrogativo di quale sia, in relazione al fenomeno linguistico, il quadro normativo complessivo dell’Europa di oggi e di domani. In particolare, il lavoro ricostruisce l’impianto di regole con cui, in un sistema di governo multilivello, i diversi attori istituzionali disciplinano il fenomeno linguistico.

Diritto alla lingua in Europa

tosi
2017-01-01

Abstract

Nella visione comune, diritto e lingua rappresentano campi di indagine autonomi e indipendenti. Allorquando i due temi sono stati posti in relazione, l’attenzione si è, al più, rivolta all’analisi della lingua come strumento di espressione del fenomeno giuridico o come fattore connotativo di gruppi in posizione di minoranza all’interno della comunità statuale. Muovendo da una prospettiva più ampia, tuttavia, emerge l’intima connessione dei due fattori. Proprio per la sua funzione di veicolo comunicativo delle norme e di elemento identitario, la lingua ha storicamente assunto un peso politico centrale nel governo delle realtà sociali. Da un punto di vista più strettamente di diritto costituzionale, l’articolato e variegato panorama di lingue viventi si è storicamente tradotto in una pluralità di modelli di regolamentazione del fenomeno linguistico. L’esperienza dell’Unione europea e dei suoi membri rappresenta un quadro fedele di siffatta complessità. Gli studi più recenti, infatti, riportano il dato di 60 lingue differenti caratterizzate da una qualche forma di riconoscimento normativo. Di queste, però, solo 24 hanno lo status di lingue ufficiali sia in uno o più Stati membri sia a livello di istituzioni europee. Le altre vantano forme più o meno solide di protezione solo all’interno di singoli ordinamenti nazionali. Altri idiomi, poi, sono completamente disconosciuti o ignorati dal legislatore. In taluni casi, però, nonostante il silenzio normativo o l’assenza di forme di tutela e valorizzazione, si può osservare una loro crescente diffusione. Da qui, l’interesse per quello che potrebbe essere il profilo linguistico dell’Europa unita. Il volume muove proprio dall’interrogativo di quale sia, in relazione al fenomeno linguistico, il quadro normativo complessivo dell’Europa di oggi e di domani. In particolare, il lavoro ricostruisce l’impianto di regole con cui, in un sistema di governo multilivello, i diversi attori istituzionali disciplinano il fenomeno linguistico.
2017
Giappichelli
Le frontiere del diritto
0
404
978-88-921-0856-1
Diritto, Lingua, Minoranze, Europa
tosi
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
diritto alla lingua.postprint.pdf

Accesso riservato

Tipo di file: POSTPRINT (VERSIONE FINALE DELL’AUTORE)
Dimensione 4.19 MB
Formato Adobe PDF
4.19 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia
tosi_dirittoallalingua_monografia(-1).pdf

Accesso riservato

Tipo di file: PDF EDITORIALE
Dimensione 9 MB
Formato Adobe PDF
9 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia
tosi_dirittoallalingua_monografia(-2).pdf

Accesso riservato

Tipo di file: PDF EDITORIALE
Dimensione 9.37 MB
Formato Adobe PDF
9.37 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia
tosi_dirittoallalingua_monografia(-3).pdf

Accesso riservato

Tipo di file: PDF EDITORIALE
Dimensione 9.21 MB
Formato Adobe PDF
9.21 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia
tosi_dirittoallalingua_monografia(-4).pdf

Accesso riservato

Tipo di file: PDF EDITORIALE
Dimensione 9.94 MB
Formato Adobe PDF
9.94 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/1729384
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact