Il paper analizza su quattro questioni chiave legate realizzazione del modello del "welfare responsabile": 1. In quale modo il processo di attivazione capacitante può fornire alla persona le conoscenze e le competenze indispensabili al raggiungimento del grado di inclusione finanziaria imposto da un regime misto di copertura dei rischi? 2. In base a quali schemi e motivazioni il meccanismo dell’integrazione condivisa può garantire il coordinamento delle risorse messe a disposizione da attori pubblici e privati per la realizzazione di programmi di welfare e alimentare la disponibilità dei diversi soggetti a perseguire la promozione del benessere collettivo? 3. Come e perché la dimensione meso si candida a risolvere il conflitto tra politiche economiche e politiche sociali, generato dal progetto di integrazione europea e riflesso nella diversa forza dei meccanismi di governance multilivello delle due sfere? 4. Per quali ragioni lo spazio di prossimità può favorire lo sviluppo di azioni di sistema utili a fronteggiare bisogni sociali (emergenti e conclamati) e sostenere l’incremento del grado di resilienza delle comunità locali? La risposta a ciascun interrogativo è formalizzata in un paragrafo dedicato, che: – mette in luce l’apporto dei requisiti distintivi della proposta del WR alla soluzione dei principali nodi critici delle architetture in essere; – individua alcune esperienze che possano fungere da riferimento nella transizione verso il nuovo modello; – delinea una prima valutazione delle carenze di responsabilità riscontrabili nell’attuale configurazione del sistema.
La dimensione socio-economica del welfare responsabile
cugno, a.;maroncelli, s.
2019-01-01
Abstract
Il paper analizza su quattro questioni chiave legate realizzazione del modello del "welfare responsabile": 1. In quale modo il processo di attivazione capacitante può fornire alla persona le conoscenze e le competenze indispensabili al raggiungimento del grado di inclusione finanziaria imposto da un regime misto di copertura dei rischi? 2. In base a quali schemi e motivazioni il meccanismo dell’integrazione condivisa può garantire il coordinamento delle risorse messe a disposizione da attori pubblici e privati per la realizzazione di programmi di welfare e alimentare la disponibilità dei diversi soggetti a perseguire la promozione del benessere collettivo? 3. Come e perché la dimensione meso si candida a risolvere il conflitto tra politiche economiche e politiche sociali, generato dal progetto di integrazione europea e riflesso nella diversa forza dei meccanismi di governance multilivello delle due sfere? 4. Per quali ragioni lo spazio di prossimità può favorire lo sviluppo di azioni di sistema utili a fronteggiare bisogni sociali (emergenti e conclamati) e sostenere l’incremento del grado di resilienza delle comunità locali? La risposta a ciascun interrogativo è formalizzata in un paragrafo dedicato, che: – mette in luce l’apporto dei requisiti distintivi della proposta del WR alla soluzione dei principali nodi critici delle architetture in essere; – individua alcune esperienze che possano fungere da riferimento nella transizione verso il nuovo modello; – delinea una prima valutazione delle carenze di responsabilità riscontrabili nell’attuale configurazione del sistema.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.