Il paper propone alcuni spunti di riflessione sugli ambiti di competenza dell’urbanistica e sulla natura del suo sapere, a partire da alcune suggestioni contenute nell’opera di Henri Lefebvre. Nella prima parte del testo si analizzano in particolare le riflessioni del filosofo francese in merito allo spazio e all’urbanistica, sottolineando come un’indicazione che da queste si può cogliere è quella della necessità di depoliticizzare il sapere dell’urbanistica (per ripoliticizzare lo spazio). Nella seconda parte del testo si sottolinea la distanza che esiste tra questa proposta e gli assunti tipici invece delle diverse letture che hanno sostenuto e sostengono la necessità di una qualche politicizzazione del planner (advocacy, pluralist, radical, comunicative, collaborative planning). A partire da tale confronto si tracciano i contorni di una proposta che riconosca con chiarezza gli ambiti di competenza specifici della disciplina, argomentando come questi possano essere ricondotti ad un sistema di regole tecniche relative alla relazione fra regolazione spaziale e regolazione sociale.

L'urbanistica come tecnica: una riflessione a partire da Henri Lefebvre

F.CHIODELLI
2011-01-01

Abstract

Il paper propone alcuni spunti di riflessione sugli ambiti di competenza dell’urbanistica e sulla natura del suo sapere, a partire da alcune suggestioni contenute nell’opera di Henri Lefebvre. Nella prima parte del testo si analizzano in particolare le riflessioni del filosofo francese in merito allo spazio e all’urbanistica, sottolineando come un’indicazione che da queste si può cogliere è quella della necessità di depoliticizzare il sapere dell’urbanistica (per ripoliticizzare lo spazio). Nella seconda parte del testo si sottolinea la distanza che esiste tra questa proposta e gli assunti tipici invece delle diverse letture che hanno sostenuto e sostengono la necessità di una qualche politicizzazione del planner (advocacy, pluralist, radical, comunicative, collaborative planning). A partire da tale confronto si tracciano i contorni di una proposta che riconosca con chiarezza gli ambiti di competenza specifici della disciplina, argomentando come questi possano essere ricondotti ad un sistema di regole tecniche relative alla relazione fra regolazione spaziale e regolazione sociale.
2011
56
164
171
F.CHIODELLI
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