Le teorie costituzionali europee e latinoamericane favorevoli a forme di democrazia diretta, nelle quali il popolo ha un ruolo centrale nei processi decisionali, hanno seguito il modello romano repubblicano propugnato da Rousseau. Il riconoscimento di un mandato imperativo tra elettore ed eletto e la possibilità di revoca dello stesso si conciliano con tali teorie. L’indagine si occupa in particolare delle istruzioni che i delegati delle città ricevevano prima di partecipare alle assemblee provinciali (concilia) in epoca imperiale. Tali istruzioni possono essere considerate mandati imperativi? Si può dire che esse siano manifestazioni di democrazia?
Il mandato imperativo: dall'esperienza romana antica nei concilia provinciali ai costituzionalismi moderni
Andrea Trisciuoglio
2019-01-01
Abstract
Le teorie costituzionali europee e latinoamericane favorevoli a forme di democrazia diretta, nelle quali il popolo ha un ruolo centrale nei processi decisionali, hanno seguito il modello romano repubblicano propugnato da Rousseau. Il riconoscimento di un mandato imperativo tra elettore ed eletto e la possibilità di revoca dello stesso si conciliano con tali teorie. L’indagine si occupa in particolare delle istruzioni che i delegati delle città ricevevano prima di partecipare alle assemblee provinciali (concilia) in epoca imperiale. Tali istruzioni possono essere considerate mandati imperativi? Si può dire che esse siano manifestazioni di democrazia?File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
MandatoimperativoRomaeAmerica2019.pdf
Accesso riservato
Tipo di file:
PDF EDITORIALE
Dimensione
534.78 kB
Formato
Adobe PDF
|
534.78 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.