La vicenda dei direttori dei musei offre l’occasione per analizzare il perimetro della riserva di nazionalità per l’accesso agli impieghi pubblici prevista nell’ordinamento italiano, anche nel confronto con altre esperienze nazionali. Si rileva come, nonostante l’enunciazione di una norma generale sull’accesso degli europei che riprende (quasi) letteralmente la giurisprudenza della Corte di giustizia, in sede di attuazione se ne sia in parte tradita la ratio, riservando ai nazionali anche impieghi sprovvisti delle prerogative d’autorità. Il fondamento dell’apertura si individua nella comune professionalità della burocrazia d’Europa, che si traduce in peculiari elementi culturali e di legittimazione tecnico- professionale. Tra questi assume specifico rilievo l’assunzione per concorso pubblico, sicché stupisce osservare come proprio per i direttori dei musei la giurisprudenza abbia escluso il carattere concorsuale dei procedimenti di selezione, ritenendo l’elemento fiduciario prevalente sull’accertamento delle professionalità.

La libertà di circolazione dei dirigenti pubblici europei

Barbara Gagliardi
2020-01-01

Abstract

La vicenda dei direttori dei musei offre l’occasione per analizzare il perimetro della riserva di nazionalità per l’accesso agli impieghi pubblici prevista nell’ordinamento italiano, anche nel confronto con altre esperienze nazionali. Si rileva come, nonostante l’enunciazione di una norma generale sull’accesso degli europei che riprende (quasi) letteralmente la giurisprudenza della Corte di giustizia, in sede di attuazione se ne sia in parte tradita la ratio, riservando ai nazionali anche impieghi sprovvisti delle prerogative d’autorità. Il fondamento dell’apertura si individua nella comune professionalità della burocrazia d’Europa, che si traduce in peculiari elementi culturali e di legittimazione tecnico- professionale. Tra questi assume specifico rilievo l’assunzione per concorso pubblico, sicché stupisce osservare come proprio per i direttori dei musei la giurisprudenza abbia escluso il carattere concorsuale dei procedimenti di selezione, ritenendo l’elemento fiduciario prevalente sull’accertamento delle professionalità.
2020
1
163
191
impiego pubblico, dirigenza pubblica, libertà di circolazione, direttori dei musei, concorsi pubblici
Barbara Gagliardi
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