L’articolo analizza le poesie degli «Ossi di seppia» in cui Montale anela ad annullare l’autocoscienza nelle spire dell’accidia dissipatrice, approdando alla «divina Indifferenza» celebrata in «Spesso il male…» (etimologicamente connessa al flusso indifferenziato dell’essere). Il tema dell’accidia si lega ai motivi del demone meridiano e del sonno smemorante, ricchi di numerose ascendenze filosofico-letterarie (da Omero a Platone, da Dante a d’Annunzio), approfonditamente vagliate e discusse nel corso del saggio.
«Meriggiare»: l’aspirazione all’accidia negli «Ossi di seppia»
Matteo Sarni
2018-01-01
Abstract
L’articolo analizza le poesie degli «Ossi di seppia» in cui Montale anela ad annullare l’autocoscienza nelle spire dell’accidia dissipatrice, approdando alla «divina Indifferenza» celebrata in «Spesso il male…» (etimologicamente connessa al flusso indifferenziato dell’essere). Il tema dell’accidia si lega ai motivi del demone meridiano e del sonno smemorante, ricchi di numerose ascendenze filosofico-letterarie (da Omero a Platone, da Dante a d’Annunzio), approfonditamente vagliate e discusse nel corso del saggio.File in questo prodotto:
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