: Il presente contributo riguarda il rapporto tra Severo, patriarca di Antiochia dal 512 al 518 e principale oppositore della definizione calcedonese delle due nature di Cristo, e la tradizione esegetica alessandrina. con l’obiettivo di dimostrare come la sua interpretazione delle Sacre Scritture fosse influenzata non solo dalla tradizione antiochena, ma anche dalle opere di Origene e la scuola alessandrina. Vengono individuati i riferimenti a Origene e Didimo il Cieco nell’opera di Severo e viene definito il metodo con cui Severo si approcciava ai testi di Origene. L’autore si occupa infine di tre allegorie testimoniate in frammenti di Severo, che furono sviluppate per la prima volta dalla scuola alessandrina e furono probabilmente mediate da Cirillo di Alessandria o i Padri cappadoci, come Gregorio di Nissa.
Note su Severo di Antiochia e la tradizione esegetica alessandrina
Gianmario Cattaneo
In corso di stampa
Abstract
: Il presente contributo riguarda il rapporto tra Severo, patriarca di Antiochia dal 512 al 518 e principale oppositore della definizione calcedonese delle due nature di Cristo, e la tradizione esegetica alessandrina. con l’obiettivo di dimostrare come la sua interpretazione delle Sacre Scritture fosse influenzata non solo dalla tradizione antiochena, ma anche dalle opere di Origene e la scuola alessandrina. Vengono individuati i riferimenti a Origene e Didimo il Cieco nell’opera di Severo e viene definito il metodo con cui Severo si approcciava ai testi di Origene. L’autore si occupa infine di tre allegorie testimoniate in frammenti di Severo, che furono sviluppate per la prima volta dalla scuola alessandrina e furono probabilmente mediate da Cirillo di Alessandria o i Padri cappadoci, come Gregorio di Nissa.
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