I decreti legislativi n. 112 e 177 del 2017 permettono agli enti religiosi civilmente riconosciuti di svolgere attività di impresa sociale e del terzo settore e pongono tre condizioni: l’ente adotta un regolamento, costituisce un patrimonio destinato e tiene scritture contabili separate. Le norme in esame introducono un’effettiva separazione patrimoniale in accordo con il principio di non ingerenza dello Stato nell’attività propria degli enti di religione. Quindi la responsabilità patrimoniale dell’ente è limitata ai soli beni del patrimonio destinato, con esclusione degli altri beni usati per lo scopo di religione.
Appunti sui finanziamenti bancari agli enti religiosi operanti come impresa sociale e nel Terzo settore: la separazione patrimoniale
angelo chianale
2020-01-01
Abstract
I decreti legislativi n. 112 e 177 del 2017 permettono agli enti religiosi civilmente riconosciuti di svolgere attività di impresa sociale e del terzo settore e pongono tre condizioni: l’ente adotta un regolamento, costituisce un patrimonio destinato e tiene scritture contabili separate. Le norme in esame introducono un’effettiva separazione patrimoniale in accordo con il principio di non ingerenza dello Stato nell’attività propria degli enti di religione. Quindi la responsabilità patrimoniale dell’ente è limitata ai soli beni del patrimonio destinato, con esclusione degli altri beni usati per lo scopo di religione.File in questo prodotto:
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