Prendendo spunto dalle poche opere certe già note e dall’esame critico della documentazione che riguarda una serie di opere conservate nelle collezioni Borromeo, riemerge a tutto tondo la figura pressoché dimenticata di Giovan Battista Costa (Milano, 1640/1645 – 1700 circa), un pittore del Seicento lombardo capace di stare in dialogo e reggere il confronto, nelle sue opere più significative, con Francesco Cairo e il valsesiano Pier Francesco Gianoli. A lui spetta una delle opere più discusse del pieno Seicento lombardo, la Benedizione di un decapitato dei Musei Civici di Como, avvicinata nel recente passato alla produzione dei fratelli Le Nain.
Luce su Giovan Battista Costa, pittore del Seicento lombardo un poco trascurato
Morandotti, Alessandro
2020-01-01
Abstract
Prendendo spunto dalle poche opere certe già note e dall’esame critico della documentazione che riguarda una serie di opere conservate nelle collezioni Borromeo, riemerge a tutto tondo la figura pressoché dimenticata di Giovan Battista Costa (Milano, 1640/1645 – 1700 circa), un pittore del Seicento lombardo capace di stare in dialogo e reggere il confronto, nelle sue opere più significative, con Francesco Cairo e il valsesiano Pier Francesco Gianoli. A lui spetta una delle opere più discusse del pieno Seicento lombardo, la Benedizione di un decapitato dei Musei Civici di Como, avvicinata nel recente passato alla produzione dei fratelli Le Nain.File | Dimensione | Formato | |
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