Il saggio analizza l’ambiente letterario torinese negli anni della Grande Guerra, con particolare attenzione all’opera di Guido Gozzano e alla sua ricezione nelle trincee dove combattevano gli allievi di Cian e dove Guido diventa il simbolo di una morte temuta di più di quella sul campo di battaglia. Gozzano, capace di non trasformarsi mai in «cicala vaniloquente» o in cantore della patria, è messo in rapporto con gli altri letterati della stagione crepuscolare (da Nino Oxilia a Carlo Vallini),una stagione destinata a chiudersi senza ironia.
"Fiamme scoppiettanti [...] incendiano il vecchio mondo": Torino, la "guerra formidabile" e la "rugiada" della letteratura
Laura Nay
2019-01-01
Abstract
Il saggio analizza l’ambiente letterario torinese negli anni della Grande Guerra, con particolare attenzione all’opera di Guido Gozzano e alla sua ricezione nelle trincee dove combattevano gli allievi di Cian e dove Guido diventa il simbolo di una morte temuta di più di quella sul campo di battaglia. Gozzano, capace di non trasformarsi mai in «cicala vaniloquente» o in cantore della patria, è messo in rapporto con gli altri letterati della stagione crepuscolare (da Nino Oxilia a Carlo Vallini),una stagione destinata a chiudersi senza ironia.File in questo prodotto:
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