L’articolo riassume lo sviluppo delle ricerche scientifiche sulla Sindone, noto antico lenzuolo funerario di ancora non definita datazione, e le vicende che hanno condotto agli esami diretti sul reperto eseguiti da vari ricercatori tra l’8 ed il 15 ottobre 1978. In tale occasione uno di noi ha prelevato 12 fili di trama ed ordito da sedi precedentemente ritenute rilevanti. I risultati degli esami morfologici, sia con il microscopio ottico sia con il SEM e la microanalisi, sono stati comunicati nella seduta del 6 maggio 1981 della Accademia di Medicina di Torino. Subito dopo questi prelievi e negli anni successivi si è proceduto ad aspirazione delle polveri imprigionate nel tessuto e a vari interventi, finché nel 2002 si è proceduto ad un restauro organico. Pertanto i preparati del 1978 sono l’unica testimonianza della situazione originale del tessuto della Sindone. È parso quindi rilevante procedere, dopo quaranta anni, al riesame dei vetrini e degli stub allora preparati con microscopi ottici, SEM e microanalizzatori Rx moderni. È stato così accertata la maggior incidenza dei danni subiti dalla Sindone dalla elevata temperatura di un incendio cui è stata esposta nel 1532, la natura di lino delle fibre che costituiscono i fili del tessuto con la commistione di fibre di cotone nella misura di circa il 2%, il senso ed il grado di torcitura dei fili di trama ed ordito, la presenza di tracce di oro e di argento riferibili anch’essi all’incendio del 1532, di tracce di inquinamento industriale moderno, di acari infestanti e di pollini.

Quaranta anni dopo gli esami scientifici sulla Sindone del 1978

Grazia Mattutino
2019-01-01

Abstract

L’articolo riassume lo sviluppo delle ricerche scientifiche sulla Sindone, noto antico lenzuolo funerario di ancora non definita datazione, e le vicende che hanno condotto agli esami diretti sul reperto eseguiti da vari ricercatori tra l’8 ed il 15 ottobre 1978. In tale occasione uno di noi ha prelevato 12 fili di trama ed ordito da sedi precedentemente ritenute rilevanti. I risultati degli esami morfologici, sia con il microscopio ottico sia con il SEM e la microanalisi, sono stati comunicati nella seduta del 6 maggio 1981 della Accademia di Medicina di Torino. Subito dopo questi prelievi e negli anni successivi si è proceduto ad aspirazione delle polveri imprigionate nel tessuto e a vari interventi, finché nel 2002 si è proceduto ad un restauro organico. Pertanto i preparati del 1978 sono l’unica testimonianza della situazione originale del tessuto della Sindone. È parso quindi rilevante procedere, dopo quaranta anni, al riesame dei vetrini e degli stub allora preparati con microscopi ottici, SEM e microanalizzatori Rx moderni. È stato così accertata la maggior incidenza dei danni subiti dalla Sindone dalla elevata temperatura di un incendio cui è stata esposta nel 1532, la natura di lino delle fibre che costituiscono i fili del tessuto con la commistione di fibre di cotone nella misura di circa il 2%, il senso ed il grado di torcitura dei fili di trama ed ordito, la presenza di tracce di oro e di argento riferibili anch’essi all’incendio del 1532, di tracce di inquinamento industriale moderno, di acari infestanti e di pollini.
2019
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57
77
Sindone, microscopia ottica, microscopia elettronica a scansione, microanalisi EDX
Pierluigi Baima Bollone; Grazia Mattutino
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