Questo contributo, dopo aver esaminato la nozione di Barocco, in particolare nel suo divenire dagli anni 60 a oggi nella critica francese, ed aver sottolineato il contributo di Y. Bonnefoy e J.C. Vuillemin, propone una rilettura dell'ontologia barocca come svelamento ed epifania, che sempre comporta l'attraversamento di una fase di disillusione o straniamento, per approdare ad una posizione di adesione fiduciosa al reale (Bonnefoy) o presa di coscienza (Vuillemin) che consente un'azione nel mondo. Tale rilettura viene verificata su due testi drammaturgici: Laure persecutée (1639) di Jean de Rotrou e la Folie du Sage (1645) di Tristan l'Hermite.
Epifanie barocche nella drammaturgia francese del XVII secolo.
RESCIA Laura
2020-01-01
Abstract
Questo contributo, dopo aver esaminato la nozione di Barocco, in particolare nel suo divenire dagli anni 60 a oggi nella critica francese, ed aver sottolineato il contributo di Y. Bonnefoy e J.C. Vuillemin, propone una rilettura dell'ontologia barocca come svelamento ed epifania, che sempre comporta l'attraversamento di una fase di disillusione o straniamento, per approdare ad una posizione di adesione fiduciosa al reale (Bonnefoy) o presa di coscienza (Vuillemin) che consente un'azione nel mondo. Tale rilettura viene verificata su due testi drammaturgici: Laure persecutée (1639) di Jean de Rotrou e la Folie du Sage (1645) di Tristan l'Hermite.File | Dimensione | Formato | |
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