Lo scritto riproduce il dibattito a più voci organizzato dalla Rivista giuridica del lavoro sulla controversa sentenza del Tribunale europeo del 24 ottobre 2019 nel caso T-310/18, Epsu c. Commissione europea, quale pronuncia di portata sistemica. Essa, infatti, ove confermata dalla Corte di Giustizia (cui il sindacato europeo Epsu ha nel frattempo proposto ricorso) cambierebbe l’assetto disegnato dal Trattato circa il ruolo del dialogo sociale europeo sotto un profilo non marginale, quello della funzione co-regolativa assegnata alle parti sociali europee in materia sociale quando, raggiunto tra loro un accordo in virtù della procedura ex art. 154 TfUe, esse ne richiedano congiuntamente l’attuazione attraverso il suo recepimento in una direttiva del Consiglio, ai sensi dell’art. 155.2.
La sentenza EPSU c. Commissione europea, ovvero il dialogo sociale europeo messo sotto sorveglianza
Daniela Izzi
2020-01-01
Abstract
Lo scritto riproduce il dibattito a più voci organizzato dalla Rivista giuridica del lavoro sulla controversa sentenza del Tribunale europeo del 24 ottobre 2019 nel caso T-310/18, Epsu c. Commissione europea, quale pronuncia di portata sistemica. Essa, infatti, ove confermata dalla Corte di Giustizia (cui il sindacato europeo Epsu ha nel frattempo proposto ricorso) cambierebbe l’assetto disegnato dal Trattato circa il ruolo del dialogo sociale europeo sotto un profilo non marginale, quello della funzione co-regolativa assegnata alle parti sociali europee in materia sociale quando, raggiunto tra loro un accordo in virtù della procedura ex art. 154 TfUe, esse ne richiedano congiuntamente l’attuazione attraverso il suo recepimento in una direttiva del Consiglio, ai sensi dell’art. 155.2.File | Dimensione | Formato | |
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