Dopo il periodo trascorso a Roma al servizio del cardinale Ottoboni, a stretto contatto con Corelli, Alessandro Scarlatti e gli Arcadi, al suo arrivo a Torino in qualità di primo architetto di corte Juvarra dovette rimanere alquanto deluso dall’offerta teatrale e musicale della città. L’occasione per rinverdire la passione per il teatro e la scenografia giunse nel 1722, quando, complici le nozze tra il futuro Carlo Emanuele III e Anna Cristina di Sulzbach, gli furono affidati l’ideazione delle scene di alcuni drammi per musica ('Il Ricimero', 'Artenice' e 'Il trionfo della fedeltà') e il rifacimento del vecchio Teatro Regio di Palazzo San Giovanni, in disuso da tempo. Il saggio illustra il coinvolgimento di Juvarra nella vita teatrale sabauda di quegli anni e si concentra in particolar modo sul 'Ricimero' di Francesco Gasparini, che fu allestito nell’ambito dei festeggiamenti nuziali sia al Teatro Carignano sia – con inevitabili conseguenze dal punto di vista dell’assetto drammatico, musicale e scenico – nel minuscolo Teatro del Rondò, a Palazzo Reale. Quanto emerso ben documenta la fitta rete di rapporti che innervava il sistema musicale italiano del tempo e dà conto, fra l’altro, di alcune delle strade sulle quali Juvarra sfiorò il coetaneo Antonio Vivaldi, i cui manoscritti autografi giacciono oggi accanto ai suoi nel deposito della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino. // After a period spent in Rome in service to Cardinal Ottoboni and in close contact with Corelli, Alessandro Scarlatti and the Arcadi, Filippo Juvarra had to be rather disappointed by the theatrical and musical offerings upon his arrival in Turin as the first court architect. The occasion to revive his passion for theatre and scenography came a few years later, when, in concordance with the wedding between the future Carlo Emanuele III and Anna Christine von Sulzbach (1722), he was entrusted with the creation of the scenery for some drammi per musica ('Il Ricimero', 'Artenice' and 'Il trionfo della fedeltà') and the rennovation of the old Teatro Regio of Palazzo San Giovanni, which had been in disuse for some time. The essay illustrates Juvarra’s involvement in Turin’s theatrical and musical life in those years and focuses in particular on Francesco Gasparini’s 'Ricimero', which was staged as part of the wedding festivities both at the Teatro Carignano and - with inevitable consequences from the point of view of the dramatic, musical and scenic arrangement - in the tiny Teatro del Rondò, in Palazzo Reale. What emerges is a well-documented narrative of the dense network of relationships that innervated the Italian musical system of the time and gives account, among other things, of some of the roads in which Juvarra brushed up against his contemporary Antonio Vivaldi, whose manuscripts now lie next to Juvarra’s drawings at the Biblioteca Nazionale Universitaria of Turin.
Filippo Juvarra e la scena musicale sabauda
COLTURATO, ANNARITA
2020-01-01
Abstract
Dopo il periodo trascorso a Roma al servizio del cardinale Ottoboni, a stretto contatto con Corelli, Alessandro Scarlatti e gli Arcadi, al suo arrivo a Torino in qualità di primo architetto di corte Juvarra dovette rimanere alquanto deluso dall’offerta teatrale e musicale della città. L’occasione per rinverdire la passione per il teatro e la scenografia giunse nel 1722, quando, complici le nozze tra il futuro Carlo Emanuele III e Anna Cristina di Sulzbach, gli furono affidati l’ideazione delle scene di alcuni drammi per musica ('Il Ricimero', 'Artenice' e 'Il trionfo della fedeltà') e il rifacimento del vecchio Teatro Regio di Palazzo San Giovanni, in disuso da tempo. Il saggio illustra il coinvolgimento di Juvarra nella vita teatrale sabauda di quegli anni e si concentra in particolar modo sul 'Ricimero' di Francesco Gasparini, che fu allestito nell’ambito dei festeggiamenti nuziali sia al Teatro Carignano sia – con inevitabili conseguenze dal punto di vista dell’assetto drammatico, musicale e scenico – nel minuscolo Teatro del Rondò, a Palazzo Reale. Quanto emerso ben documenta la fitta rete di rapporti che innervava il sistema musicale italiano del tempo e dà conto, fra l’altro, di alcune delle strade sulle quali Juvarra sfiorò il coetaneo Antonio Vivaldi, i cui manoscritti autografi giacciono oggi accanto ai suoi nel deposito della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino. // After a period spent in Rome in service to Cardinal Ottoboni and in close contact with Corelli, Alessandro Scarlatti and the Arcadi, Filippo Juvarra had to be rather disappointed by the theatrical and musical offerings upon his arrival in Turin as the first court architect. The occasion to revive his passion for theatre and scenography came a few years later, when, in concordance with the wedding between the future Carlo Emanuele III and Anna Christine von Sulzbach (1722), he was entrusted with the creation of the scenery for some drammi per musica ('Il Ricimero', 'Artenice' and 'Il trionfo della fedeltà') and the rennovation of the old Teatro Regio of Palazzo San Giovanni, which had been in disuse for some time. The essay illustrates Juvarra’s involvement in Turin’s theatrical and musical life in those years and focuses in particular on Francesco Gasparini’s 'Ricimero', which was staged as part of the wedding festivities both at the Teatro Carignano and - with inevitable consequences from the point of view of the dramatic, musical and scenic arrangement - in the tiny Teatro del Rondò, in Palazzo Reale. What emerges is a well-documented narrative of the dense network of relationships that innervated the Italian musical system of the time and gives account, among other things, of some of the roads in which Juvarra brushed up against his contemporary Antonio Vivaldi, whose manuscripts now lie next to Juvarra’s drawings at the Biblioteca Nazionale Universitaria of Turin.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



