Genere proteiforme e ibrido per eccellenza, il saggio ha avuto nel corso del XX secolo la sua epoca d’oro. In queste pagine se ne ripercorrono alcune delle dominanti più creative dal punto di vista letterario. Nella prima parte sono messe in luce le caratteristiche generali del saggio, la cui attualità sembra incarnarsi nel lavoro di Raffaele La Capria, nel suo stile acquatico e lacunoso. Seguono tre sezioni nelle quali si procede allo studio di altrettante peculiarità del saggismo novecentesco: l’ecletticità, lo sguardo rabdomantico (tipico di autori come Cecchi, Praz, Debenedetti); la curiosità per il dettaglio o l’aneddoto, da cui ricavare una visione generale (Longhi e Garboli ne furono maestri); l’intarsio, l’erranza, la capacità di attraversare le epoche ricostruendo stili di pensiero, patterns of thought, o storie plausibili (così nel caso di Camporesi e Ginzburg). Chiude un ultimo paragrafo dedicato all’esperienza di due saggi-sti, Nigro e Ficara, che hanno sfruttato euforia, innesto, aneddoto nella loro personale ricerca di uno stile orientato a un ineliminabile ‘bisogno di verità’ che è l’ultimo imperativo del saggismo critico: una verità che costringe il sag-gista all’esitazione e alla resistenza di fronte alle forme certe della comunicazione.

Euforia di un genere: il saggismo novecentesco

Chiara Fenoglio
2020-01-01

Abstract

Genere proteiforme e ibrido per eccellenza, il saggio ha avuto nel corso del XX secolo la sua epoca d’oro. In queste pagine se ne ripercorrono alcune delle dominanti più creative dal punto di vista letterario. Nella prima parte sono messe in luce le caratteristiche generali del saggio, la cui attualità sembra incarnarsi nel lavoro di Raffaele La Capria, nel suo stile acquatico e lacunoso. Seguono tre sezioni nelle quali si procede allo studio di altrettante peculiarità del saggismo novecentesco: l’ecletticità, lo sguardo rabdomantico (tipico di autori come Cecchi, Praz, Debenedetti); la curiosità per il dettaglio o l’aneddoto, da cui ricavare una visione generale (Longhi e Garboli ne furono maestri); l’intarsio, l’erranza, la capacità di attraversare le epoche ricostruendo stili di pensiero, patterns of thought, o storie plausibili (così nel caso di Camporesi e Ginzburg). Chiude un ultimo paragrafo dedicato all’esperienza di due saggi-sti, Nigro e Ficara, che hanno sfruttato euforia, innesto, aneddoto nella loro personale ricerca di uno stile orientato a un ineliminabile ‘bisogno di verità’ che è l’ultimo imperativo del saggismo critico: una verità che costringe il sag-gista all’esitazione e alla resistenza di fronte alle forme certe della comunicazione.
2020
19
2
175
197
https://doi.org/10.6092/issn.1721-4777/10715
Saggio; Praz; Cecchi; Garboli; Longhi; Camporesi; Ginzburg; Ficara; Nigro; La Capria
Chiara Fenoglio
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Saggismo_Griselda.pdf

Accesso aperto

Tipo di file: PDF EDITORIALE
Dimensione 293.59 kB
Formato Adobe PDF
293.59 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/1769993
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact