L’articolo tratta l’intreccio tra modi cazioni ambientali, diritto alla salute e lotte sociali tramite una etnogra a sul caso del movimento No al carbone a Brindisi una città con un’alta densità industriale e con importanti criticità ambientali e sanitarie. La ricerca antropologica su questo terreno ha mostra- to come il rapporto tra processi di contaminazione, tutela dell’ambiente e diritto alla salute si inscriva in campi di forze al contempo scienti ci, politici e giuridici che sono attraversati da tensioni sociali e politiche tra istituzioni pubbliche, compagnie e movimenti per la giustizia ambientale. Si tratta di veri e propri laboratori con ittuali in cui la posta in gioco è una sorta di nuova cittadinanza biologica che da un lato de nisce l’opposizione all’in- tervento invasivo sui territori, dall’altro indica possibilità di sviluppo soste- nibile veicolate da delicate dinamiche identitarie che investono i processi di patrimonializzazione dei beni culturali e naturali locali. Dal 2009, contro l’invasiva presenza industriale, il movimento No al Carbone è promotore di una protesta articolata da manifestazioni di piazza, rapporti con altri movi- menti, scissioni interne, azioni legali, di epidemiologia popolare, di boni ca dei siti contaminati. Da resoconti etnogra ci articolati nella lunga durata, l’intervento si focalizzerà sulle azioni degli attivisti, provando a ri ettere sui nessi tra saperi scienti ci, processi di patrimonializzazione e politica.
“No al carbone” Inquinamento, salute e patrimonializzazione nella Puglia meridionale
RAVENDA A
2017-01-01
Abstract
L’articolo tratta l’intreccio tra modi cazioni ambientali, diritto alla salute e lotte sociali tramite una etnogra a sul caso del movimento No al carbone a Brindisi una città con un’alta densità industriale e con importanti criticità ambientali e sanitarie. La ricerca antropologica su questo terreno ha mostra- to come il rapporto tra processi di contaminazione, tutela dell’ambiente e diritto alla salute si inscriva in campi di forze al contempo scienti ci, politici e giuridici che sono attraversati da tensioni sociali e politiche tra istituzioni pubbliche, compagnie e movimenti per la giustizia ambientale. Si tratta di veri e propri laboratori con ittuali in cui la posta in gioco è una sorta di nuova cittadinanza biologica che da un lato de nisce l’opposizione all’in- tervento invasivo sui territori, dall’altro indica possibilità di sviluppo soste- nibile veicolate da delicate dinamiche identitarie che investono i processi di patrimonializzazione dei beni culturali e naturali locali. Dal 2009, contro l’invasiva presenza industriale, il movimento No al Carbone è promotore di una protesta articolata da manifestazioni di piazza, rapporti con altri movi- menti, scissioni interne, azioni legali, di epidemiologia popolare, di boni ca dei siti contaminati. Da resoconti etnogra ci articolati nella lunga durata, l’intervento si focalizzerà sulle azioni degli attivisti, provando a ri ettere sui nessi tra saperi scienti ci, processi di patrimonializzazione e politica.File | Dimensione | Formato | |
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