Il contributo intende mettere in evidenza la complessità del tema: sorvolando velocemente sulle lentezze dell’informatizzazione della pubblica amministrazione, l’articolo si sofferma sui diritti di cittadinanza digitale per dare loro un’interpretazione innovativa, di cui si afferma la capacità di fondare la pretesa del cittadino a che l’organizzazione pubblica sia anzitutto adeguata alla funzione che le è stata assegnata. La riflessione prosegue sollecitando una riflessione sulla relazione tra l’accessibilità dei dati della pubblica amministrazione (open data) e attività conoscitiva della stessa, considerando che in ciò trovi fondamento la pretesa dell’individuo a che si conduca un’istruttoria sufficiente e completa, che non ammette scelte compiute senza una previa consultazione dei dati in proprio possesso. Infine, il contributo si sofferma sullo studio dell’attività della pubblica amministrazione, vincolata o discrezionale, per mostrare come entrambe si prestino a essere supportate dall’intelligenza artificiale, sia nella fase istruttoria, sia in quella decisionale, fondando un nuovo modo di intendere la categoria dell’annullabilità del provvedimento amministrativo, sotto il profilo dell’eccesso di potere, della violazione di legge e dell’incompetenza.

L'amministrazione pubblica con i big data: da Torino un dibattito sull'intelligenza artificiale

cavallo perin
2021-01-01

Abstract

Il contributo intende mettere in evidenza la complessità del tema: sorvolando velocemente sulle lentezze dell’informatizzazione della pubblica amministrazione, l’articolo si sofferma sui diritti di cittadinanza digitale per dare loro un’interpretazione innovativa, di cui si afferma la capacità di fondare la pretesa del cittadino a che l’organizzazione pubblica sia anzitutto adeguata alla funzione che le è stata assegnata. La riflessione prosegue sollecitando una riflessione sulla relazione tra l’accessibilità dei dati della pubblica amministrazione (open data) e attività conoscitiva della stessa, considerando che in ciò trovi fondamento la pretesa dell’individuo a che si conduca un’istruttoria sufficiente e completa, che non ammette scelte compiute senza una previa consultazione dei dati in proprio possesso. Infine, il contributo si sofferma sullo studio dell’attività della pubblica amministrazione, vincolata o discrezionale, per mostrare come entrambe si prestino a essere supportate dall’intelligenza artificiale, sia nella fase istruttoria, sia in quella decisionale, fondando un nuovo modo di intendere la categoria dell’annullabilità del provvedimento amministrativo, sotto il profilo dell’eccesso di potere, della violazione di legge e dell’incompetenza.
2021
Quaderni del Dipartimento di Giurisprudenza dell'università di Torino
1
322
9788875901806
intelligenza artificiale, big data, pubblica amministrazione, innovazione tecnologica, amministrazione digitale; algoritmi; open data.
cavallo perin
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