Il contributo intende sottolineare i rilevanti profili giuridici trattati nell’opera recensita, dedicata alla critica filosofica dei muri, intesi come confini rafforzati costruiti dagli uomini. I muri sono intesi non solo quali barriere fisiche ma anche nelle loro evolute espressioni tecnologiche di controllo del rispetto dei confini. La recensione esamina, in particolare, la tendenza delle recenti politiche pubbliche a garantire la sicurezza totale dello Stato e la tensione insanabile tra lo Stato di diritto e l’obiettivo in tal modo perseguito. Si sofferma criticamente sull’anomala contrapposizione tra sovranità statale e garanzia dei diritti universali che, anziché trovare un’armoniosa sintesi, genera una gerarchia umana conformata dai regimi di mobilità. Il paradosso giuridico delle distorsioni securitarie è rappresentato dalla prevalenza del diritto del cittadino rispetto al diritto universale dell’uomo. La teorica della disobbedienza civile è esaminata nella sua possibile applicazione quando la politica statale securitaria confligge con i diritti fondamentali della persona, in primis con il diritto alla vita.

I muri e la rottura del sistema giuridico: quando il diritto del cittadino annichilisce il diritto dell’uomo – Recensione a E.C. Sferrazza Papa, Le pietre e il potere. Una critica filosofica dei muri, Mimesis, 2020

SERGIO FOA'
2021-01-01

Abstract

Il contributo intende sottolineare i rilevanti profili giuridici trattati nell’opera recensita, dedicata alla critica filosofica dei muri, intesi come confini rafforzati costruiti dagli uomini. I muri sono intesi non solo quali barriere fisiche ma anche nelle loro evolute espressioni tecnologiche di controllo del rispetto dei confini. La recensione esamina, in particolare, la tendenza delle recenti politiche pubbliche a garantire la sicurezza totale dello Stato e la tensione insanabile tra lo Stato di diritto e l’obiettivo in tal modo perseguito. Si sofferma criticamente sull’anomala contrapposizione tra sovranità statale e garanzia dei diritti universali che, anziché trovare un’armoniosa sintesi, genera una gerarchia umana conformata dai regimi di mobilità. Il paradosso giuridico delle distorsioni securitarie è rappresentato dalla prevalenza del diritto del cittadino rispetto al diritto universale dell’uomo. La teorica della disobbedienza civile è esaminata nella sua possibile applicazione quando la politica statale securitaria confligge con i diritti fondamentali della persona, in primis con il diritto alla vita.
2021
2021
1
292
305
https://www.osservatorioaic.it/images/rivista/pdf/2021_1_05_Foa.pdf
Stato di diritto, ordine pubblico, protezione dei confini, diritto internazionale, giusnaturalismo, teicopolitica, diritti fondamentali.
SERGIO FOA'
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