Lo sviluppo dell’identità personale è un processo che consiste in un conti- nuum di variazioni ed implica l’emergenza di differenze su vari piani fino alla costruzione del senso di sè e alla definizione della propria identità. Tale processo comincia con la nascita e continua fino alla tarda adolescenza. Tra le dimensioni fondamentali dell’identità personale vi è l’identità di genere. Già da bambini è possibile mettere in atto comportamenti di tipo gender diverse, manifestando il desiderio di essere dell’altro genere, esprimendo insoddi- sfazione più o meno intensa per le caratteristiche fisiche del genere assegnato alla nascita. Tuttavia tali comportamenti nell’infanzia non sono necessariamente indicatori di disforia di genere in età adulta. È importante pertanto concedere del tempo, affinché il bimbo possa esprimere se stesso senza preconcetti e validare il proprio senso di sé a prescindere dal modo in cui evolverà, arrivando in maniera autonoma alla piena consapevolezza della pro- pria identità di genere. Evitare il senso di vergogna e i vissuti di diversità è fondamentale per garantire un buon sviluppo del bambino e la sua integrità fisica e psichica. Il non sentirsi accettato in famiglia e nell’ambiente extra-familiare può innescare nel bambino sensi di col- pa e di inadeguatezza e portarlo a sviluppare patologie e sintomi psichiatrici: ansia, umore deflesso, ritiro sociale, problemi alimentari, disregolazione emotiva e comportamentale, dif- ficoltà nell’integrazione dell’aggressività. Questo lavoro affronta la complessità e le modalità di presa in carico di bambini prepuberi con disforia di genere e delle loro famiglie. Dopo una parte introduttiva sullo sviluppo del- l’identità di genere e su linee guida e approcci d’intervento descritti in letteratura, viene pre- sentato il modello di presa in carico utilizzato presso l’ “Ambulatorio per lo sviluppo dell’iden- tità di genere” dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino: un intervento integrato e individualizzato, modulato sulla specificità del singolo bambino e volto a promuoverne il be- nessere. La presa in carico coinvolge l’intero nucleo familiare: i bambini accedono ad uno spazio di lavoro individuale e se lo desiderano possono prendere parte al gruppo fiaba attivo presso l’ambulatorio; ai caregiver vengono offerte delle sedute di consulenza sulla genito- rialità e la possibilità di essere inseriti in un gruppo di supporto per genitori. Il lavoro è volto a sostenere il benessere del bambino e del suo nucleo di appartenenza, tenendo conto del- l’intersecarsi delle dimensioni psicologiche, relazionali, sociali e ambientali, in una fase in cui è necessario tollerare l’incertezza relativa allo sviluppo di genere del bambino stesso. Scopo finale è proteggerne lo sviluppo psicologico e relazionale, stimolandone le potenzia- lità e lasciando spazio per l’esplorazione e l’espressione dell’identità di genere.

Lavorare con le famiglie con bambini che presentano varianza o disforia di genere: un modello di presa in carico integrato

Angela M. Caldarera
First
;
Filippa D. Campagna;Laura Terrana;Chiara Baietto
Last
2020-01-01

Abstract

Lo sviluppo dell’identità personale è un processo che consiste in un conti- nuum di variazioni ed implica l’emergenza di differenze su vari piani fino alla costruzione del senso di sè e alla definizione della propria identità. Tale processo comincia con la nascita e continua fino alla tarda adolescenza. Tra le dimensioni fondamentali dell’identità personale vi è l’identità di genere. Già da bambini è possibile mettere in atto comportamenti di tipo gender diverse, manifestando il desiderio di essere dell’altro genere, esprimendo insoddi- sfazione più o meno intensa per le caratteristiche fisiche del genere assegnato alla nascita. Tuttavia tali comportamenti nell’infanzia non sono necessariamente indicatori di disforia di genere in età adulta. È importante pertanto concedere del tempo, affinché il bimbo possa esprimere se stesso senza preconcetti e validare il proprio senso di sé a prescindere dal modo in cui evolverà, arrivando in maniera autonoma alla piena consapevolezza della pro- pria identità di genere. Evitare il senso di vergogna e i vissuti di diversità è fondamentale per garantire un buon sviluppo del bambino e la sua integrità fisica e psichica. Il non sentirsi accettato in famiglia e nell’ambiente extra-familiare può innescare nel bambino sensi di col- pa e di inadeguatezza e portarlo a sviluppare patologie e sintomi psichiatrici: ansia, umore deflesso, ritiro sociale, problemi alimentari, disregolazione emotiva e comportamentale, dif- ficoltà nell’integrazione dell’aggressività. Questo lavoro affronta la complessità e le modalità di presa in carico di bambini prepuberi con disforia di genere e delle loro famiglie. Dopo una parte introduttiva sullo sviluppo del- l’identità di genere e su linee guida e approcci d’intervento descritti in letteratura, viene pre- sentato il modello di presa in carico utilizzato presso l’ “Ambulatorio per lo sviluppo dell’iden- tità di genere” dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino: un intervento integrato e individualizzato, modulato sulla specificità del singolo bambino e volto a promuoverne il be- nessere. La presa in carico coinvolge l’intero nucleo familiare: i bambini accedono ad uno spazio di lavoro individuale e se lo desiderano possono prendere parte al gruppo fiaba attivo presso l’ambulatorio; ai caregiver vengono offerte delle sedute di consulenza sulla genito- rialità e la possibilità di essere inseriti in un gruppo di supporto per genitori. Il lavoro è volto a sostenere il benessere del bambino e del suo nucleo di appartenenza, tenendo conto del- l’intersecarsi delle dimensioni psicologiche, relazionali, sociali e ambientali, in una fase in cui è necessario tollerare l’incertezza relativa allo sviluppo di genere del bambino stesso. Scopo finale è proteggerne lo sviluppo psicologico e relazionale, stimolandone le potenzia- lità e lasciando spazio per l’esplorazione e l’espressione dell’identità di genere.
2020
44
1
123
148
https://www.cisonline.net/rivista-di-sessuologia/prospettive-sui-generis-sguardi-psico-sociali-sulle-varianze-di-genere/
Disforia di genere, Varianza di genere, Diversità di genere, Infanzia, Sviluppo dell’identità di genere, Genitorialità
Angela M. Caldarera, Filippa D. Campagna, Laura Terrana, Chiara Baietto
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