L'articolo si occupa dell'evoluzione storica del sistema tributario italiano, illustrando come a una fase di attuazione del dettato costituzionale, nel senso della progressività, abbia fatto seguito una fase in cui il carico tributario è stato progressivamente dai più abbienti ai meno abbienti, alleggerendo la posizione dei primi e appesantendo quella dei secondi. Vengono, quindi, identificati i "mali" attuali del sistema tributario italiano (l’enorme evasione fiscale, cui va aggiunta un’elusione ancora maggiore; la giungla di esenzioni, detrazioni, agevolazioni, deduzioni, regimi sostitutivi ecc.; la pletora di tassazioni separate, quasi tutte proporzionali, che erode la base imponibile dell’Irpef; il rattrappimento della progressività fiscale; l’assenza di una seria imposizione fiscale sui patrimoni e sulle successioni; la mancata revisione del catasto; la presenza di aliquote Iva eccessivamente alte sui beni di largo consumo, anziché sui beni di lusso) e suggerite alcune linee di intervento per ricondurre il dettato normativo nell'alveo delle previsioni costituzionali.
Per una rivoluzione tributaria costituzionalmente improntata alla giustizia sociale
Francesco Pallante
2020-01-01
Abstract
L'articolo si occupa dell'evoluzione storica del sistema tributario italiano, illustrando come a una fase di attuazione del dettato costituzionale, nel senso della progressività, abbia fatto seguito una fase in cui il carico tributario è stato progressivamente dai più abbienti ai meno abbienti, alleggerendo la posizione dei primi e appesantendo quella dei secondi. Vengono, quindi, identificati i "mali" attuali del sistema tributario italiano (l’enorme evasione fiscale, cui va aggiunta un’elusione ancora maggiore; la giungla di esenzioni, detrazioni, agevolazioni, deduzioni, regimi sostitutivi ecc.; la pletora di tassazioni separate, quasi tutte proporzionali, che erode la base imponibile dell’Irpef; il rattrappimento della progressività fiscale; l’assenza di una seria imposizione fiscale sui patrimoni e sulle successioni; la mancata revisione del catasto; la presenza di aliquote Iva eccessivamente alte sui beni di largo consumo, anziché sui beni di lusso) e suggerite alcune linee di intervento per ricondurre il dettato normativo nell'alveo delle previsioni costituzionali.File | Dimensione | Formato | |
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