Il volume raccoglie le riflessioni di circa trenta studiosi in margine ai temi della mostra "L'ultimo Caravaggio. Eredi e nuovi maestri. Napoli, Genova e Milano a confronto (1610-1640)", vista nelle sale della Gallerie d'Italia a Milano (29 novembre 2017-8 aprile 2018), e prova a restituire i rapporti culturali e artistici tra tre grandi città italiane legate alla Spagna. Spagna. L’iniziativa espositiva era l’occasione per seguire, in anni di rivolgimento del gusto, una sfida tra la rivoluzione tutta devota al naturale di Caravaggio e dei suoi seguaci napoletani, e la nuova colorata e festosa stagione barocca che matura piuttosto a Genova, in un asse privilegiato con Milano, la Toscana e le Fiandre. Caravaggio da una parte, Procaccini e Strozzi dall’altra, in una partita alternativa dal punto di vista delle scelte linguistiche. Lo sguardo ora si amplia e le relazioni fra gli artisti e i letterati, i profili di rari mecenati e collezionisti, l’indagine delle forme della devozione, gli accrescimenti delle conoscenze su pittori e scultori celebri o poco noti, costituiscono argomenti di ricerca attraverso i quali trovano conferme le relazioni tra quei centri vitali del potere spagnolo in Italia.
Napoli, Genova, Milano. Scambi artistici e culturali tra città legate alla Spagna (1610-1640)
Alessandro Morandotti;Gelsomina Spione;Francesca Romana Gaja;Elisabetta Silvello
2020-01-01
Abstract
Il volume raccoglie le riflessioni di circa trenta studiosi in margine ai temi della mostra "L'ultimo Caravaggio. Eredi e nuovi maestri. Napoli, Genova e Milano a confronto (1610-1640)", vista nelle sale della Gallerie d'Italia a Milano (29 novembre 2017-8 aprile 2018), e prova a restituire i rapporti culturali e artistici tra tre grandi città italiane legate alla Spagna. Spagna. L’iniziativa espositiva era l’occasione per seguire, in anni di rivolgimento del gusto, una sfida tra la rivoluzione tutta devota al naturale di Caravaggio e dei suoi seguaci napoletani, e la nuova colorata e festosa stagione barocca che matura piuttosto a Genova, in un asse privilegiato con Milano, la Toscana e le Fiandre. Caravaggio da una parte, Procaccini e Strozzi dall’altra, in una partita alternativa dal punto di vista delle scelte linguistiche. Lo sguardo ora si amplia e le relazioni fra gli artisti e i letterati, i profili di rari mecenati e collezionisti, l’indagine delle forme della devozione, gli accrescimenti delle conoscenze su pittori e scultori celebri o poco noti, costituiscono argomenti di ricerca attraverso i quali trovano conferme le relazioni tra quei centri vitali del potere spagnolo in Italia.File | Dimensione | Formato | |
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