La concezione attuale dell’adozione dei minorenni può essere rappresentata plasticamente come un triangolo intrecciato con un cuore. Il muscolo cardiaco indica il fondamento della genitorialità negli affetti. Il poligono trilatero rimanda all’ineludibilità di una triplice presenza: costituisce infatti oggi una consapevolezza generalizzata che il minore adottato e i genitori adottivi debbano dopo l’adozione rapportarsi con la famiglia di origine , sebbene con intensità, tempi e modalità diverse, secondo le caratteristiche della specifica situazione. Nel presente contributo si cercherà di ricostruire il percorso legislativo e giurisprudenziale che ha portato a tale consapevolezza, individuando i contenuti e i limiti che nel tempo hanno caratterizzato le relazioni interne al triangolo adottivo. Si indagherà, inoltre, se e in che misura il riconoscimento della rilevanza giuridica del rapporto con la famiglia di origine dopo l’adozione si inquadri in un più generale disegno culturale di enfatizzazione dell’importanza dei vincoli di sangue e arrivi a minacciare l’esistenza stessa dell’adozione. L’accusa è infatti che, per queste vie, si operi una progressiva e pericolosa delegittimazione delle famiglie adottive, che non verrebbero più riconosciute dalla legge come le “uniche” ed “autentiche” famiglie dei loro figli adottivi
Il triangolo dell'adozione
J. LONG
2020-01-01
Abstract
La concezione attuale dell’adozione dei minorenni può essere rappresentata plasticamente come un triangolo intrecciato con un cuore. Il muscolo cardiaco indica il fondamento della genitorialità negli affetti. Il poligono trilatero rimanda all’ineludibilità di una triplice presenza: costituisce infatti oggi una consapevolezza generalizzata che il minore adottato e i genitori adottivi debbano dopo l’adozione rapportarsi con la famiglia di origine , sebbene con intensità, tempi e modalità diverse, secondo le caratteristiche della specifica situazione. Nel presente contributo si cercherà di ricostruire il percorso legislativo e giurisprudenziale che ha portato a tale consapevolezza, individuando i contenuti e i limiti che nel tempo hanno caratterizzato le relazioni interne al triangolo adottivo. Si indagherà, inoltre, se e in che misura il riconoscimento della rilevanza giuridica del rapporto con la famiglia di origine dopo l’adozione si inquadri in un più generale disegno culturale di enfatizzazione dell’importanza dei vincoli di sangue e arrivi a minacciare l’esistenza stessa dell’adozione. L’accusa è infatti che, per queste vie, si operi una progressiva e pericolosa delegittimazione delle famiglie adottive, che non verrebbero più riconosciute dalla legge come le “uniche” ed “autentiche” famiglie dei loro figli adottiviI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.