Dalle schedature dei lavoratori alla profilazione tramite algoritmi: serve ancora l’art. 8 dello Statuto dei lavoratori?

Il divieto di indagare sulle opinioni personali dei dipendenti e su fatti non rilevanti ai fini della valutazione delle loro attitudini professionali (imposto ai datori di lavoro dall'articolo 8 dello Statuto dei lavoratori) riveste oggi, nell'era dei social media e dell'IA applicata alla gestione delle risorse umane, un rinnovato interesse. L'A. evidenzia che l'articolo 8 St. lav., nonostante i suoi limiti, può ancora svolgere, nel nuovo scenario digitale, una funzione importante nella delimitazione dell'area del debito lavorativo e nel contrasto alle pratiche discriminatorie. In particolare, l'obiettivo è quello di verificare come questa norma possa riempire di contenuto giuridico, in relazione ai rapporti di lavoro, i principi fondamentali che regolano il trattamento dei dati personali, in linea con l'impostazione del GDPR secondo cui gli Stati membri possono prevedere misure specifiche a tutela dei diritti fondamentali dei lavoratori.