Il ruolo di primo piano che ha avuto Raffaele Pettazzoni nello sviluppo della storia delle religioni in Italia ha contribuito a mettere in ombra un’altra scuola, che corre parallelamente a quella pettazzoniana e ha dato contributi originali: la cosiddetta scuola milanese. Si tratta di un gruppo di ricercatori al cui centro si trova la figura di Uberto Pestalozza – primo libero docente della materia (dal 1911) e titolare, dal 1939, della cattedra di storia delle religioni all’Università di Milano – la cui caratteristica comune è costituita dall’interesse per il mondo mediterraneo pre-indoeuropeo, nel quale è individuata una religiosità legata alla terra, caratterizzata dalla prevalenza dell’elemento femminile e risalente al paleolitico superiore. L’interesse dei milanesi si rivolgeva a una comparazione circoscritta a un ambito territoriale che si estende dalla Penisola Iberica alla Valle dell’Indo, e affrontata con una strumentazione filologica, linguistica, archeologica e storica volta a mettere in luce, soprattutto nelle civiltà greca e latina, le tracce delle forme arcaiche di religiosità femminile.
L'eterno femminino mediterraneo e i suoi fautori. Note sulla "scuola milanese" di storia delle religioni
Natale Spineto
2021-01-01
Abstract
Il ruolo di primo piano che ha avuto Raffaele Pettazzoni nello sviluppo della storia delle religioni in Italia ha contribuito a mettere in ombra un’altra scuola, che corre parallelamente a quella pettazzoniana e ha dato contributi originali: la cosiddetta scuola milanese. Si tratta di un gruppo di ricercatori al cui centro si trova la figura di Uberto Pestalozza – primo libero docente della materia (dal 1911) e titolare, dal 1939, della cattedra di storia delle religioni all’Università di Milano – la cui caratteristica comune è costituita dall’interesse per il mondo mediterraneo pre-indoeuropeo, nel quale è individuata una religiosità legata alla terra, caratterizzata dalla prevalenza dell’elemento femminile e risalente al paleolitico superiore. L’interesse dei milanesi si rivolgeva a una comparazione circoscritta a un ambito territoriale che si estende dalla Penisola Iberica alla Valle dell’Indo, e affrontata con una strumentazione filologica, linguistica, archeologica e storica volta a mettere in luce, soprattutto nelle civiltà greca e latina, le tracce delle forme arcaiche di religiosità femminile.| File | Dimensione | Formato | |
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