L'edizione delle «Opere» i Mario Lattes, diretta da Giovanni Barberi Squarotti e da Mariarosa Masoero, a vent’anni dalla morte dell’autore, raccoglie numerosi testi di Lattes che erano andati dispersi nel corso degli anni e un corpus importante di materiale inedito, riuniti grazie a un’attenta revisione portata avanti secondo criteri filologici, anche sulla base delle carte autografe conservate negli archivi personali (recentemente riordinati e tutelati dalla Soprintendenza), conservati presso la casa editrice Lattes e la Fondazione Bottari Lattes. I tre volumi comprendono: 6 romanzi (La stanza dei giochi del 1959, l’inedito L’esaurimento nervoso scritto tra il 1964 e il 1965, Il borghese di ventura del 1975, L’incendio del Regio del 1976 candidato al Premio Strega 1977, L’amore è niente del 1982, Il Castello d’Acqua uscito postumo nel 2004 e ora pubblicato nell’ultima redazione messa a punto dall’autore), più di 60 racconti (tra cui la raccolta Le notti nere), le poesie, 2 opere teatrali, la tesi di laurea Il Ghetto di Varsavia e i tanti articoli, saggi e recensioni scritti da Lattes per diverse testate italiane, fra le quali La Gazzetta del Popolo e la rivista da lui fondata, «Questioni». Una produzione letteraria che spazia tra diversi generi letterari e si fonda su un autobiografismo sui generis, nel quale il grigiore e l’apatia della quotidianità si mescolano alle distorsioni del sogno, della memoria e del ricordo. A una minuziosa e accurata descrizione della realtà esteriore fanno da contraltare sogni e ricordi che proiettano la narrazione in un orizzonte simbolico e universale. Ogni volume è accompagnato da immagini di riproduzioni di appunti, manoscritti, dattiloscritti e lettere di Mario Lattes, in cui schizzi di disegni arricchiscono il contenuto, oltre che di opere pittoriche selezionate tra quelle che più hanno attinenza con i temi dei testi affrontati negli scritti.
Mario Lattes, Opere
Barberi Squarotti Giovanni;Masoero Mariarosa
2021-01-01
Abstract
L'edizione delle «Opere» i Mario Lattes, diretta da Giovanni Barberi Squarotti e da Mariarosa Masoero, a vent’anni dalla morte dell’autore, raccoglie numerosi testi di Lattes che erano andati dispersi nel corso degli anni e un corpus importante di materiale inedito, riuniti grazie a un’attenta revisione portata avanti secondo criteri filologici, anche sulla base delle carte autografe conservate negli archivi personali (recentemente riordinati e tutelati dalla Soprintendenza), conservati presso la casa editrice Lattes e la Fondazione Bottari Lattes. I tre volumi comprendono: 6 romanzi (La stanza dei giochi del 1959, l’inedito L’esaurimento nervoso scritto tra il 1964 e il 1965, Il borghese di ventura del 1975, L’incendio del Regio del 1976 candidato al Premio Strega 1977, L’amore è niente del 1982, Il Castello d’Acqua uscito postumo nel 2004 e ora pubblicato nell’ultima redazione messa a punto dall’autore), più di 60 racconti (tra cui la raccolta Le notti nere), le poesie, 2 opere teatrali, la tesi di laurea Il Ghetto di Varsavia e i tanti articoli, saggi e recensioni scritti da Lattes per diverse testate italiane, fra le quali La Gazzetta del Popolo e la rivista da lui fondata, «Questioni». Una produzione letteraria che spazia tra diversi generi letterari e si fonda su un autobiografismo sui generis, nel quale il grigiore e l’apatia della quotidianità si mescolano alle distorsioni del sogno, della memoria e del ricordo. A una minuziosa e accurata descrizione della realtà esteriore fanno da contraltare sogni e ricordi che proiettano la narrazione in un orizzonte simbolico e universale. Ogni volume è accompagnato da immagini di riproduzioni di appunti, manoscritti, dattiloscritti e lettere di Mario Lattes, in cui schizzi di disegni arricchiscono il contenuto, oltre che di opere pittoriche selezionate tra quelle che più hanno attinenza con i temi dei testi affrontati negli scritti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.