I sistemi di IA – il più rilevante in quest’analisi è il machine learning – permettono di conoscere e perciò affrontare concrete riforme della pubblica amministrazione attraverso la creazione di standard quantitativi e qualitativi che sono essenziali di un’organizzazione. L’ingente disponibilità di dati che crea il patrimonio informativo dell’amministrazione coordinata alla potenza di analisi dell’IA permette di prevedere, con un margine di errore relativo, una decisione sulla base del patrimonio storico, che forma il data lake, dell’amministrazione stessa. In questo modo, lo standard tecnico che si crea dall’utilizzo dell’algoritmo permetterà, per esempio, di liberare i dipendenti pubblici dai lavori più alienanti, lasciando all’intelligenza umana la correzione degli errori e il controllo degli standard e all’intelligenza artificiale la rilevazione (o rivelazione) delle incongruenze e disservizi. I risultati delle analisi basate sull'IA forniscono il terreno agli enti pubblici per ridefinire i loro standard di amministrazione in base ai loro livelli di capacità e idoneità derivanti dalle elaborazioni dei dati. La ricerca si conclude con una riflessione sulla concreta occasione di riforma che l’AI propone; una vera rivoluzione digitale dell’amministrazione pubblica la quale si trova ad interfacciarsi con un nuovo modo di amministrare, ossia per algoritmi, che necessita di rivisitare alcuni principi dell’amministrare pubblico a partire dall’irresponsabilità del merito delle decisioni politiche.

Dalle riforme astratte dell'amministrazione pubblica alla necessità di amministrare le riforme

cavallo perin
2021-01-01

Abstract

I sistemi di IA – il più rilevante in quest’analisi è il machine learning – permettono di conoscere e perciò affrontare concrete riforme della pubblica amministrazione attraverso la creazione di standard quantitativi e qualitativi che sono essenziali di un’organizzazione. L’ingente disponibilità di dati che crea il patrimonio informativo dell’amministrazione coordinata alla potenza di analisi dell’IA permette di prevedere, con un margine di errore relativo, una decisione sulla base del patrimonio storico, che forma il data lake, dell’amministrazione stessa. In questo modo, lo standard tecnico che si crea dall’utilizzo dell’algoritmo permetterà, per esempio, di liberare i dipendenti pubblici dai lavori più alienanti, lasciando all’intelligenza umana la correzione degli errori e il controllo degli standard e all’intelligenza artificiale la rilevazione (o rivelazione) delle incongruenze e disservizi. I risultati delle analisi basate sull'IA forniscono il terreno agli enti pubblici per ridefinire i loro standard di amministrazione in base ai loro livelli di capacità e idoneità derivanti dalle elaborazioni dei dati. La ricerca si conclude con una riflessione sulla concreta occasione di riforma che l’AI propone; una vera rivoluzione digitale dell’amministrazione pubblica la quale si trova ad interfacciarsi con un nuovo modo di amministrare, ossia per algoritmi, che necessita di rivisitare alcuni principi dell’amministrare pubblico a partire dall’irresponsabilità del merito delle decisioni politiche.
2021
1/2021
73
82
intelligenza artificiale, enti pubblici, algoritmi, machine learning, amministrazione digitale, atto di indirizzo politico, funzionari pubblici, organizzazione dipendenti
cavallo perin
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