Molto nota è l'attività di Arturo Toscanini come direttore nelle stagioni d'opera del Teatro Regio di Torino: il presente intervento intende invece soffermarsi sui concerti sinfonici da lui diretti in quella città, subito dopo la rifondazione dell'Orchestra Municipale (1894). I concerti avevano luogo all'interno delle stagioni operistiche: il primo e unico concerto orchestrale della stagione 1895-1896 e il ciclo di concerti della stagione 1896-1897 (con uno spiccato criterio di impaginazione: ciascun concerto antologizzava la produzione contemporanea di una singola nazione). Tale tendenza proseguì nella stagione 1897-1898 con maggiore rappresentatività della musica italiana, coronata dall'impresa dei 43 concerti della Esposizione Internazionale del 1898. Toscanini si esibì inoltre nella stagione dei concerti dell'Orchestra Sinfonica Municipale nel 1904 e nel 1905: il 14 maggio di quell'anno diresse la prima esecuzione assoluta delle Danze piemontesi del torinese Leone Sinigaglia (l'articolo reca alcune testimonianze poco note sul rapporto tra con l'amico compositore). Ulteriore concerto nel 1906, sul quale rimangono le testimonianze di Pier Attilio Omodei, avvocato e cronista, e del giovane Alfredo Casella (altro torinese di nascita). I concerti dell'Esposizione Internazionale del 1911 furono invece di stimolo per un giovane Guido M. Gatti, futuro organizzatore di occasioni per la nascente generazione di compositori e musicografo fondatore di riviste. I concerti del 1916 si tennero su invito della Società Torinese di Musica da Camera per il tramite dell'amico Leonardo Bistolfi, e avendo come commentatore d'eccezione Antonio Gramsci: forse a questa occasione va riconnesso un biglietto (qui pubblicato per la prima volta) di Toscanini a Federigo Bufaletti, pianista e didatta privato in città, colaboratore della Società Torinese. Nei concerti alla testa della Cooperativa "L'Orchestrale" del 1919 il successo delle pagine di Beethoven è tale che venne organizzata una replica per il pubblico più popolare, auspicata da Gramsci stesso: ad una prova di questo ciclo anche Gatti, il quale lasciò un interessante testimonianza poco nota, qui ripreso. Dalle tappe torinesi della tournée con l'Orchestra del Teatro alla Scala nel 1920 scaturirono i commenti di Gatti sulle riviste specialistiche, ma anche quelli di Andrea Della Corte sul quotidiano torinese "La Stampa", con articoli che divennero gli embrioni della monografia su Toscanini da lui, apparsa poi originariamente nel 1946 ma in seguito ripubblicata più volte e ampliata. L'integrale delle sinfonie di Beethoven con l'orchestra della Scala nel 1926 può essere considerato uno dei primi eventi musicali "di massa". Ultimo concerto torinese nel 1930 con la New York Philharmonic Symphony, in cui Toscanini si rifiutò di dirigere l'inno fascista Giovinezza, suscitando un'entusiastica recensione di Della Corte, che si sbilanciò a lodarne la dirittura morale. L'indipendenza intellettuale e la pretesa 'oggettività' dell'interpretazione toscaniniana saranno punti di riferimento anche per Guido M. Gatti che recensì il concerto del ritorno di Toscanini alla Scala dopo l'esilio: Gatti evidenziò inoltre il merito tutto toscaniniano di aver dato alla letteratura sinfonica la medesima dignità del melodramma, in un'Italia ancora dominata da quest'ultimo. Corredano l'articolo alcune fotografie poco note e un'ampia appendice con l'elenco dettagliato del repertorio eseguito nei concerti torinesi, i/le solisti/soliste e i riferimenti bibliografici delle recensioni sui quotidiani e sulle riviste musicali, con estesi stralci. / ABSTRACT IN ENGLISH: Arturo Toscanini's activity as director in the opera seasons of the Teatro Regio in Turin is very well known: instead, this paper focuses on the symphonic concerts he directed in that city, immediately after the re-foundation of the Orchestra Municipale (1894). The concerts took place within the operatic seasons: the first and only orchestral concert of the 1895-1896 season and the concert cycle of the 1896-1897 season (with a marked layout criterion: each concert anthologized the contemporary production of a single nation). This trend continued in the 1897-1898 season with greater representativeness of Italian music, crowned by the feat of the 43 concerts of the 1898 Esposizione Internazionale. Toscanini also performed in the concert season of the Orchestra Sinfonica Municipale in 1904 and 1905: on May 14 he conducted the first performance of the Danze piemontesi by the Turin-born Leone Sinigaglia (the article bears some little-known testimonies on the relationship between Toscanini and the composer, a close friend of him). Further concert in 1906, on which the testimonies of Pier Attilio Omodei (lawyer and reporter) and of the young Alfredo Casella (another Turin-born musician) remain. The concerts of the 1911 Esposizione Internationale were instead an urge for the young Guido M. Gatti (future organizer of occasions for the rising generation of composers, but also music writer and founder of musical journals). The 1916 concerts were held at the invitation of the Società di Musica da Camera di Torino, through his friend Leonardo Bistolfi, and having Antonio Gramsci as an exceptional commentator: perhaps a note (published here for the first time) written by Toscanini to Federigo Bufaletti, pianist and private piano teacher in Turin and collaborator of the Società. In the concerts at the head of the Cooperativa "L'Orchestrale" in 1919, the success of Beethoven's pages was such that a repeat was organized for the more popular audience, hoped for by Gramsci himself: also Gatti attended to a rehearsal of this cycle, lefting a interesting little known testimony, here resumed. From the Turin stages of the tour with the Orchestra del Teatro alla Scala in 1920, Gatti's comments in specialist journals arose, but also those of Andrea Della Corte in the Turin newspaper "La Stampa", with articles that became the embryos of Della Corte's monograph on Toscanini, originally appeared in 1946 but republished several times and expanded. The complete Beethoven's symphonies with the La Scala orchestra in 1926 can be considered one of the first "mass" musical events in Italy. Last Turin concert in 1930 with the New York Philharmonic Symphony, in which Toscanini refused to conduct the fascist hymn Giovinezza, arousing an enthusiastic review by Della Corte, who praised his moral integrity. The intellectual independence and the alleged 'objectivity' of Toscanini's interpretation are also points of reference for Guido M. Gatti, who reviewed the concert of Toscanini's return to the Scala after his exile in 1946: Gatti highlighted the merit of having given symphonic literature the same dignity as melodrama, in an Italy still dominated by the latter. The article is accompanied by little-known photographs and a large appendix with the detailed list of the repertoire performed in the Turin concerts, the soloists and the bibliographic references of the reviews in newspapers and music magazines, with extensive excerpts.

Toscanini direttore di concerti sinfonici a Torino: cronologia, repertorio e riflessi nella critica

Baldi, Stefano
2019-01-01

Abstract

Molto nota è l'attività di Arturo Toscanini come direttore nelle stagioni d'opera del Teatro Regio di Torino: il presente intervento intende invece soffermarsi sui concerti sinfonici da lui diretti in quella città, subito dopo la rifondazione dell'Orchestra Municipale (1894). I concerti avevano luogo all'interno delle stagioni operistiche: il primo e unico concerto orchestrale della stagione 1895-1896 e il ciclo di concerti della stagione 1896-1897 (con uno spiccato criterio di impaginazione: ciascun concerto antologizzava la produzione contemporanea di una singola nazione). Tale tendenza proseguì nella stagione 1897-1898 con maggiore rappresentatività della musica italiana, coronata dall'impresa dei 43 concerti della Esposizione Internazionale del 1898. Toscanini si esibì inoltre nella stagione dei concerti dell'Orchestra Sinfonica Municipale nel 1904 e nel 1905: il 14 maggio di quell'anno diresse la prima esecuzione assoluta delle Danze piemontesi del torinese Leone Sinigaglia (l'articolo reca alcune testimonianze poco note sul rapporto tra con l'amico compositore). Ulteriore concerto nel 1906, sul quale rimangono le testimonianze di Pier Attilio Omodei, avvocato e cronista, e del giovane Alfredo Casella (altro torinese di nascita). I concerti dell'Esposizione Internazionale del 1911 furono invece di stimolo per un giovane Guido M. Gatti, futuro organizzatore di occasioni per la nascente generazione di compositori e musicografo fondatore di riviste. I concerti del 1916 si tennero su invito della Società Torinese di Musica da Camera per il tramite dell'amico Leonardo Bistolfi, e avendo come commentatore d'eccezione Antonio Gramsci: forse a questa occasione va riconnesso un biglietto (qui pubblicato per la prima volta) di Toscanini a Federigo Bufaletti, pianista e didatta privato in città, colaboratore della Società Torinese. Nei concerti alla testa della Cooperativa "L'Orchestrale" del 1919 il successo delle pagine di Beethoven è tale che venne organizzata una replica per il pubblico più popolare, auspicata da Gramsci stesso: ad una prova di questo ciclo anche Gatti, il quale lasciò un interessante testimonianza poco nota, qui ripreso. Dalle tappe torinesi della tournée con l'Orchestra del Teatro alla Scala nel 1920 scaturirono i commenti di Gatti sulle riviste specialistiche, ma anche quelli di Andrea Della Corte sul quotidiano torinese "La Stampa", con articoli che divennero gli embrioni della monografia su Toscanini da lui, apparsa poi originariamente nel 1946 ma in seguito ripubblicata più volte e ampliata. L'integrale delle sinfonie di Beethoven con l'orchestra della Scala nel 1926 può essere considerato uno dei primi eventi musicali "di massa". Ultimo concerto torinese nel 1930 con la New York Philharmonic Symphony, in cui Toscanini si rifiutò di dirigere l'inno fascista Giovinezza, suscitando un'entusiastica recensione di Della Corte, che si sbilanciò a lodarne la dirittura morale. L'indipendenza intellettuale e la pretesa 'oggettività' dell'interpretazione toscaniniana saranno punti di riferimento anche per Guido M. Gatti che recensì il concerto del ritorno di Toscanini alla Scala dopo l'esilio: Gatti evidenziò inoltre il merito tutto toscaniniano di aver dato alla letteratura sinfonica la medesima dignità del melodramma, in un'Italia ancora dominata da quest'ultimo. Corredano l'articolo alcune fotografie poco note e un'ampia appendice con l'elenco dettagliato del repertorio eseguito nei concerti torinesi, i/le solisti/soliste e i riferimenti bibliografici delle recensioni sui quotidiani e sulle riviste musicali, con estesi stralci. / ABSTRACT IN ENGLISH: Arturo Toscanini's activity as director in the opera seasons of the Teatro Regio in Turin is very well known: instead, this paper focuses on the symphonic concerts he directed in that city, immediately after the re-foundation of the Orchestra Municipale (1894). The concerts took place within the operatic seasons: the first and only orchestral concert of the 1895-1896 season and the concert cycle of the 1896-1897 season (with a marked layout criterion: each concert anthologized the contemporary production of a single nation). This trend continued in the 1897-1898 season with greater representativeness of Italian music, crowned by the feat of the 43 concerts of the 1898 Esposizione Internazionale. Toscanini also performed in the concert season of the Orchestra Sinfonica Municipale in 1904 and 1905: on May 14 he conducted the first performance of the Danze piemontesi by the Turin-born Leone Sinigaglia (the article bears some little-known testimonies on the relationship between Toscanini and the composer, a close friend of him). Further concert in 1906, on which the testimonies of Pier Attilio Omodei (lawyer and reporter) and of the young Alfredo Casella (another Turin-born musician) remain. The concerts of the 1911 Esposizione Internationale were instead an urge for the young Guido M. Gatti (future organizer of occasions for the rising generation of composers, but also music writer and founder of musical journals). The 1916 concerts were held at the invitation of the Società di Musica da Camera di Torino, through his friend Leonardo Bistolfi, and having Antonio Gramsci as an exceptional commentator: perhaps a note (published here for the first time) written by Toscanini to Federigo Bufaletti, pianist and private piano teacher in Turin and collaborator of the Società. In the concerts at the head of the Cooperativa "L'Orchestrale" in 1919, the success of Beethoven's pages was such that a repeat was organized for the more popular audience, hoped for by Gramsci himself: also Gatti attended to a rehearsal of this cycle, lefting a interesting little known testimony, here resumed. From the Turin stages of the tour with the Orchestra del Teatro alla Scala in 1920, Gatti's comments in specialist journals arose, but also those of Andrea Della Corte in the Turin newspaper "La Stampa", with articles that became the embryos of Della Corte's monograph on Toscanini, originally appeared in 1946 but republished several times and expanded. The complete Beethoven's symphonies with the La Scala orchestra in 1926 can be considered one of the first "mass" musical events in Italy. Last Turin concert in 1930 with the New York Philharmonic Symphony, in which Toscanini refused to conduct the fascist hymn Giovinezza, arousing an enthusiastic review by Della Corte, who praised his moral integrity. The intellectual independence and the alleged 'objectivity' of Toscanini's interpretation are also points of reference for Guido M. Gatti, who reviewed the concert of Toscanini's return to the Scala after his exile in 1946: Gatti highlighted the merit of having given symphonic literature the same dignity as melodrama, in an Italy still dominated by the latter. The article is accompanied by little-known photographs and a large appendix with the detailed list of the repertoire performed in the Turin concerts, the soloists and the bibliographic references of the reviews in newspapers and music magazines, with extensive excerpts.
2019
Toscanini, l'Italia, il mondo: formazione, carriera, eredità musicale e civile
ETS
133
187
9788846756923
Arturo Toscanini, Torino, concerti orchestrali, direzione orchestrale, repertorio orchestrale, Leone Sinigaglia, Guido M. Gatti, Andrea Della Corte
Baldi, Stefano
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