Il saggio presenta una lettura del canto VII del "Paradiso", soffermandosi particolarmente sul verso 6, dove si parla del "doppio lume" che è detto risplendere sull'anima di Giustiniano, che ha appena concluso il suo discorso sul ruolo provvidenziale dell'Impero Romano nel disegno salvifico. Sulla scorta degli studi di Kantorowicz, viene proposta l'interpretazione della duplicità, che molto ha interrogato i critici e gli esegeti, come risultanza delle teorie medievali sul doppio corpo del re consacrato.

IMPERO, GIUSTIZIA, AMORE. UNA LETTURA DI "PARADISO" VII (CON UNA PROPOSTA SUL “DOPPIO LUME” DEL SESTO VERSO)

Erminia Ardissino
2021-01-01

Abstract

Il saggio presenta una lettura del canto VII del "Paradiso", soffermandosi particolarmente sul verso 6, dove si parla del "doppio lume" che è detto risplendere sull'anima di Giustiniano, che ha appena concluso il suo discorso sul ruolo provvidenziale dell'Impero Romano nel disegno salvifico. Sulla scorta degli studi di Kantorowicz, viene proposta l'interpretazione della duplicità, che molto ha interrogato i critici e gli esegeti, come risultanza delle teorie medievali sul doppio corpo del re consacrato.
2021
Nuovi itinerari danteschi
Il Convivio Editore
3
22
978-88-327-4461-3
Dante, Divina Commedia, Impero romano, Giustizia, Esegesi
Erminia Ardissino
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