Lo studio indaga l’opera di Giuseppe Cridis, il primo professore di diritto amministrativo nella penisola italiana (dal 1802 al 1814), partendo dagli scarsi elementi in nostro possesso: la sommaria descrizione del suo Traité d’administration publique française pour l’an 1806, contenuto in un manoscritto andato perduto, ad opera di Vittorio Brondi, e poco più. In particolare, l’Autore tenta la ricostruzione del pensiero di Cridis basandosi su alcuni passi di una sua successiva opera avente ad oggetto i tributi, successiva al periodo di insegnamento del diritto amministrativo, sulle dissertazioni di laurea dell’epoca in esame, sull’analisi dei Manuali coevi di diritto amministrativo e sulla sua biblioteca. All’esito di tale indagine, l’Autore evidenzia gli elementi di discontinuità e di continuità rispetto alla successiva produzione scientifica di diritto amministrativo, osservando come le più recenti riflessioni sul metodo (confronto con le altre scienze sociali) e sul contenuto (Amministrazione del benessere sociale, con riferimento, ad esempio al contrasto a povertà e gioco d’azzardo), superata la dogmatica orlandiana, trovino in Cridis una sorta di precursore.
Il primo professore di diritto amministrativo in Italia: Giuseppe Cridis
patrito paolo
2021-01-01
Abstract
Lo studio indaga l’opera di Giuseppe Cridis, il primo professore di diritto amministrativo nella penisola italiana (dal 1802 al 1814), partendo dagli scarsi elementi in nostro possesso: la sommaria descrizione del suo Traité d’administration publique française pour l’an 1806, contenuto in un manoscritto andato perduto, ad opera di Vittorio Brondi, e poco più. In particolare, l’Autore tenta la ricostruzione del pensiero di Cridis basandosi su alcuni passi di una sua successiva opera avente ad oggetto i tributi, successiva al periodo di insegnamento del diritto amministrativo, sulle dissertazioni di laurea dell’epoca in esame, sull’analisi dei Manuali coevi di diritto amministrativo e sulla sua biblioteca. All’esito di tale indagine, l’Autore evidenzia gli elementi di discontinuità e di continuità rispetto alla successiva produzione scientifica di diritto amministrativo, osservando come le più recenti riflessioni sul metodo (confronto con le altre scienze sociali) e sul contenuto (Amministrazione del benessere sociale, con riferimento, ad esempio al contrasto a povertà e gioco d’azzardo), superata la dogmatica orlandiana, trovino in Cridis una sorta di precursore.File | Dimensione | Formato | |
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