Attorno al 1300, Parigi è una delle capitali artistiche europee, dove s’inventano creazioni destinate a un vasto successo. Gli smalti de plique possono essere annoverati tra i prodotti più raffinati di questo momento d’oro della produzione artistica. Di piccole dimensioni, essi si distinguono per un colore verde profondo e traslucido dove cloisons in oro racchiudono dei motivi (trifogli, cuori, fiorellini, foglie di edera, pallini) in smalto opaco (rosso, bianco, giallo, blu, verde), talora incolore, disseminati uniformemente nelle placchette o distribuiti all’interno di composizioni geometriche. I documenti li identificano di solito sulla base del loro colore verde, da qui il titolo del libro che permette, per la prima volta, di avere una visione d’insieme di questi smalti, di capire le varianti e di apprezzare la loro tecnica. Accanto a un catalogo ragionato di cinquanta smalti o gruppi di placchette, questo studio ritorna sulla produzione orafa parigina in una storia di lunga durata e ampliandone il respiro geografico. Partendo dai dibattiti ottocenteschi e dalle fortune collezionistiche, il saggio iniziale indaga le origini, i modelli e le imitazioni degli smalti de plique. Nell’ottica della circolazione artistica in età gotica, particolare attenzione è riservata ai rapporti tra Parigi e gli altri centri artistici europei – dalla Napoli degli angioini al regno di Aragona, dalla contea di Artois alle corti di Francia e Inghilterra, da Colonia a Venezia – così come alla committenza, alle attese degli acquirenti e ai rapporti tra oreficeria e altre tecniche come le vetrate e la miniatura.
Esmaltis viridibus. Lo smalto de plique tra XIII e XIV secolo
Giampaolo Distefano
2021-01-01
Abstract
Attorno al 1300, Parigi è una delle capitali artistiche europee, dove s’inventano creazioni destinate a un vasto successo. Gli smalti de plique possono essere annoverati tra i prodotti più raffinati di questo momento d’oro della produzione artistica. Di piccole dimensioni, essi si distinguono per un colore verde profondo e traslucido dove cloisons in oro racchiudono dei motivi (trifogli, cuori, fiorellini, foglie di edera, pallini) in smalto opaco (rosso, bianco, giallo, blu, verde), talora incolore, disseminati uniformemente nelle placchette o distribuiti all’interno di composizioni geometriche. I documenti li identificano di solito sulla base del loro colore verde, da qui il titolo del libro che permette, per la prima volta, di avere una visione d’insieme di questi smalti, di capire le varianti e di apprezzare la loro tecnica. Accanto a un catalogo ragionato di cinquanta smalti o gruppi di placchette, questo studio ritorna sulla produzione orafa parigina in una storia di lunga durata e ampliandone il respiro geografico. Partendo dai dibattiti ottocenteschi e dalle fortune collezionistiche, il saggio iniziale indaga le origini, i modelli e le imitazioni degli smalti de plique. Nell’ottica della circolazione artistica in età gotica, particolare attenzione è riservata ai rapporti tra Parigi e gli altri centri artistici europei – dalla Napoli degli angioini al regno di Aragona, dalla contea di Artois alle corti di Francia e Inghilterra, da Colonia a Venezia – così come alla committenza, alle attese degli acquirenti e ai rapporti tra oreficeria e altre tecniche come le vetrate e la miniatura.File | Dimensione | Formato | |
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