Tutti gli scrittori, prima di essere tali, sono lettori più o meno sistematici, per lo più onnivori, dei libri degli altri. Cesare Pavese non fa eccezione alla regola. L’articolo apre una finestra sulla sua attività di lettore, sulla sua biblioteca personale e professionale, sui suoi illuminanti e inediti appunti di lettura, che riempiono la pagine degli autori greci e latini, nonché quelle dei classici della letteratura italiana. Tra questi, Vittorio Alfieri, letto e riletto nella triplice veste di autobiografo, di tragediografo e di autore di trattati “politici”.
Cesare Pavese lettore di Vittorio Alfieri
Masoero Mariarosa
2019-01-01
Abstract
Tutti gli scrittori, prima di essere tali, sono lettori più o meno sistematici, per lo più onnivori, dei libri degli altri. Cesare Pavese non fa eccezione alla regola. L’articolo apre una finestra sulla sua attività di lettore, sulla sua biblioteca personale e professionale, sui suoi illuminanti e inediti appunti di lettura, che riempiono la pagine degli autori greci e latini, nonché quelle dei classici della letteratura italiana. Tra questi, Vittorio Alfieri, letto e riletto nella triplice veste di autobiografo, di tragediografo e di autore di trattati “politici”.File in questo prodotto:
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