A più di quattro anni dalla storica sentenza n. 286/2016, nella persistente assenza di interventi legislativi, la Corte costituzionale torna ad occuparsi del cognome. A venire in gioco, questa volta, è il cognome del figlio nato da genitori non coniugati, che abbiano provveduto contemporaneamente al suo riconoscimento. Benché nella specie i genitori chiedessero di poter attribuire il solo cognome materno, la Corte coglie l’occasione per affrontare una questione pregiudiziale di più ampio respiro, che tocca il criterio residuale valevole in tutti i casi di mancato accordo: poiché in tali ipotesi è il cognome paterno a prevalere, si può davvero sostenere che l’autonomia dei genitori sia un metodo capace di rimediare alla disparità fra di loro?
Cognome dei figli: i rischi dell'autonomia e dell'alfabeto
Luciano Olivero
2021-01-01
Abstract
A più di quattro anni dalla storica sentenza n. 286/2016, nella persistente assenza di interventi legislativi, la Corte costituzionale torna ad occuparsi del cognome. A venire in gioco, questa volta, è il cognome del figlio nato da genitori non coniugati, che abbiano provveduto contemporaneamente al suo riconoscimento. Benché nella specie i genitori chiedessero di poter attribuire il solo cognome materno, la Corte coglie l’occasione per affrontare una questione pregiudiziale di più ampio respiro, che tocca il criterio residuale valevole in tutti i casi di mancato accordo: poiché in tali ipotesi è il cognome paterno a prevalere, si può davvero sostenere che l’autonomia dei genitori sia un metodo capace di rimediare alla disparità fra di loro?File | Dimensione | Formato | |
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