La Primavera trionfante dell’Inverno, «gran balletto» rappresentato a Torino il 10 febbraio del 1657, celebra «la gloriosa Nascita» di Cristina di Francia, prima Madama Reale. Rielaborando i motivi delle saghe nordiche e le conoscenze indotte dalle nuove scoperte geografiche, lo spettacolo prende la forma di un viaggio ideale, che muove dalle impervie terre dei ghiacci alla «bella città del Toro, [...] coronata dalle Alpi fiorite». La ricchezza delle scene e dei costumi è testimoniata dalle illustrazioni del codice miniato realizzato dal calligrafo di corte Giovanni Tommaso Borgonio. Per questo tramite è possibile indagare il lessico legato all’allestimento scenico, di cui le tavole forniscono una dettagliata rappresentazione. Il volume, primo di una serie dedicata ai balletti sabaudi, restituisce piena visibilità al testo presentandone un'edizione filologicamente controllata che permette di rilevare le soluzioni formali adottate dai diversi testimoni manoscritti e a stampa. Lo studio della tradizione testuale e delle fonti utilizzate è completato dall'analisi dei tratti linguistici caratterizzanti. I risultati consentono di documentare il ruolo della corte nella promozione di un modello di italiano colto, che si rivela nella scrittura attraverso il controllo esercitato sulle strutture formali. Resta aperto all’innovazione il lessico, capace di recepire e diffondere le nuove tendenze della moda e del costume.

Lingua e cultura nei balletti di corte. La Primavera trionfante dell’Inverno

PAPA, Elena
2021-01-01

Abstract

La Primavera trionfante dell’Inverno, «gran balletto» rappresentato a Torino il 10 febbraio del 1657, celebra «la gloriosa Nascita» di Cristina di Francia, prima Madama Reale. Rielaborando i motivi delle saghe nordiche e le conoscenze indotte dalle nuove scoperte geografiche, lo spettacolo prende la forma di un viaggio ideale, che muove dalle impervie terre dei ghiacci alla «bella città del Toro, [...] coronata dalle Alpi fiorite». La ricchezza delle scene e dei costumi è testimoniata dalle illustrazioni del codice miniato realizzato dal calligrafo di corte Giovanni Tommaso Borgonio. Per questo tramite è possibile indagare il lessico legato all’allestimento scenico, di cui le tavole forniscono una dettagliata rappresentazione. Il volume, primo di una serie dedicata ai balletti sabaudi, restituisce piena visibilità al testo presentandone un'edizione filologicamente controllata che permette di rilevare le soluzioni formali adottate dai diversi testimoni manoscritti e a stampa. Lo studio della tradizione testuale e delle fonti utilizzate è completato dall'analisi dei tratti linguistici caratterizzanti. I risultati consentono di documentare il ruolo della corte nella promozione di un modello di italiano colto, che si rivela nella scrittura attraverso il controllo esercitato sulle strutture formali. Resta aperto all’innovazione il lessico, capace di recepire e diffondere le nuove tendenze della moda e del costume.
2021
SER
STILEDIA
VII
1
160
9788889291702
Seicento, contatto linguistico, francesismi, balletti di corte, Cristina di Francia, Filippo d’Agliè
PAPA, Elena
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