La pandemia di COVID-19 ha imposto l’adozione di diverse misure che, in nome della tutela della salute, hanno comportato ingenti limitazioni all’esercizio di molte libertà, fra cui quella di circolazione, sia sul piano nazionale, sia all’interno dell’Unione europea. La diffusione dei vaccini lascia intravvedere la speranza che le restrizioni vengano presto a ridursi, ma la possibilità di utilizzarli come condizione per regolare la libertà di circolazione pone non pochi aspetti problematici, che concernono sia il bilanciamento fra i diritti coinvolti, sia il ruolo dei diversi livelli di governo tenuti ad assumere le relative decisioni. Alla luce del riparto di competenze in materia di tutela della salute e di gestione dei confini e delle vicende che hanno caratterizzato in proposito le dinamiche interne all’Unione europea nell’emergenza sanitaria dell’ultimo anno, il contributo s’interroga sull’opportunità dell’adozione di un passaporto-COVID europeo che consenta una circolazione sicura, garantendo l’equilibrio fra i diversi diritti coinvolti e i livelli di governo chiamati a intervenire.
Libertà di circolazione e pandemia: servirà un passaporto-Covid per attraversare i confini dell’Unione europea?
Tanja Cerruti
2021-01-01
Abstract
La pandemia di COVID-19 ha imposto l’adozione di diverse misure che, in nome della tutela della salute, hanno comportato ingenti limitazioni all’esercizio di molte libertà, fra cui quella di circolazione, sia sul piano nazionale, sia all’interno dell’Unione europea. La diffusione dei vaccini lascia intravvedere la speranza che le restrizioni vengano presto a ridursi, ma la possibilità di utilizzarli come condizione per regolare la libertà di circolazione pone non pochi aspetti problematici, che concernono sia il bilanciamento fra i diritti coinvolti, sia il ruolo dei diversi livelli di governo tenuti ad assumere le relative decisioni. Alla luce del riparto di competenze in materia di tutela della salute e di gestione dei confini e delle vicende che hanno caratterizzato in proposito le dinamiche interne all’Unione europea nell’emergenza sanitaria dell’ultimo anno, il contributo s’interroga sull’opportunità dell’adozione di un passaporto-COVID europeo che consenta una circolazione sicura, garantendo l’equilibrio fra i diversi diritti coinvolti e i livelli di governo chiamati a intervenire.File | Dimensione | Formato | |
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