Il pascolo vagante è una pratica di pastorizia che si basa su movimentazioni continue di greggi, come forma di allevamento estensivo invernale: ogni anno sono ripercorsi gli stessi lunghi itinerari, ma ogni ripercorrenza è diversa perché deve essere adattata alla disponibilità dell’erba di quel particolare anno. Nella cultura agraria italiana si presenta come una pratica stagionale sovrapposta e complementare all’uso agricolo del territorio, ma, in questo uso promiscuo dei terreni, spesso è percepita come forma di utilizzazione intrusa e in conflitto con la locale governance del paesaggio rurale. In affinità alle pratiche transumanti, il pastore vagante ha sviluppato conoscenze e capacità che gli permettono di organizzare il pascolo lungo un percorso che ogni giorno presenta contesti e interlocutori diversi, con i quali concorda personalmente il suo itinerario. Agricoltori e residenti nei territori attraversati accolgono il loro transito con reazioni molto differenti e contrastanti. Attraverso la realizzazione di un gioco di ruolo come strumento di analisi, si è cercato di esplorare e spiegare i conflitti collegati alla pratica del pascolo vagante in Piemonte, indagando il punto di vista dei pastori e quello della popolazione stanziale, attraverso le rispettive percezioni di questo paesaggio “in movimento”.
Titolo: | La percezione conflittuale del paesaggio nella pratica del pascolo vagante in Piemonte: un giuoco di ruolo come strumento di analisi | |
Autori Riconosciuti: | ||
Autori: | Dino Genovese; Luca Battaglini | |
Data di pubblicazione: | 2021 | |
Abstract: | Il pascolo vagante è una pratica di pastorizia che si basa su movimentazioni continue di greggi, come forma di allevamento estensivo invernale: ogni anno sono ripercorsi gli stessi lunghi itinerari, ma ogni ripercorrenza è diversa perché deve essere adattata alla disponibilità dell’erba di quel particolare anno. Nella cultura agraria italiana si presenta come una pratica stagionale sovrapposta e complementare all’uso agricolo del territorio, ma, in questo uso promiscuo dei terreni, spesso è percepita come forma di utilizzazione intrusa e in conflitto con la locale governance del paesaggio rurale. In affinità alle pratiche transumanti, il pastore vagante ha sviluppato conoscenze e capacità che gli permettono di organizzare il pascolo lungo un percorso che ogni giorno presenta contesti e interlocutori diversi, con i quali concorda personalmente il suo itinerario. Agricoltori e residenti nei territori attraversati accolgono il loro transito con reazioni molto differenti e contrastanti. Attraverso la realizzazione di un gioco di ruolo come strumento di analisi, si è cercato di esplorare e spiegare i conflitti collegati alla pratica del pascolo vagante in Piemonte, indagando il punto di vista dei pastori e quello della popolazione stanziale, attraverso le rispettive percezioni di questo paesaggio “in movimento”. | |
Editore: | Soc. di Studi Geografici | |
Titolo del libro: | Oltre la convenzione: pensare, studiare, costruire il paesaggio vent'anni dopo | |
Pagina iniziale: | 220 | |
Pagina finale: | 230 | |
ISBN: | 9788890892677 | |
Parole Chiave: | pastoralismo nomade; transumanza; conflitti; giuochi di ruolo | |
Appare nelle tipologie: | 02A-Contributo in volume |
File in questo prodotto:
File | Descrizione | Tipologia | Licenza | |
---|---|---|---|---|
Genovese Battaglini SGG.pdf | Capitolo di libro | PDF EDITORIALE | Open Access Visualizza/Apri |