La rioccupazione delle caverne, un fenomeno sviluppatosi nelle aree europee meridionali in età tardoantica, è molto interessante in termini di distribuzione degli insediamenti e di modalità di utilizzo del territorio. Il riutilizzo di spazi naturali chiusi è documentato in molte aree italiane ed anche in ambito ligure sono attestati esempi analoghi sia nella Liguria orientale, sia in quella occidentale, anche se il territorio finalese corrisponde a quello in cui compaiono i casi più numerosi. La posizione sopraelevata di queste caverne, in genere si tratta di cavità situate lungo le pareti di colline piuttosto ripide, è stata messa in relazione con la possibilità di assolvere a esigenze difensive per mettere in sicurezza i componenti delle comunità locali, di fronte a un immediato pericolo, oppure come ambito di utilizzo temporaneo ed occasionale in relazione ad un quadro economico che fra tardoantico e altomedioevo favorì la crescita della copertura boschiva naturale come riserva di legname per i villaggi e fonte di importanti risorse alimentari per le comunità ma anche come ambito di pascolo per capre, pecore e suini semiselvatici.

Dopo la preistoria: uso e frequentazione del riparo dell'Arma dell'Aquila (Finale ligure, Savona) tra età tardoromana e postmedioevo

de Vingo, P.
2018-01-01

Abstract

La rioccupazione delle caverne, un fenomeno sviluppatosi nelle aree europee meridionali in età tardoantica, è molto interessante in termini di distribuzione degli insediamenti e di modalità di utilizzo del territorio. Il riutilizzo di spazi naturali chiusi è documentato in molte aree italiane ed anche in ambito ligure sono attestati esempi analoghi sia nella Liguria orientale, sia in quella occidentale, anche se il territorio finalese corrisponde a quello in cui compaiono i casi più numerosi. La posizione sopraelevata di queste caverne, in genere si tratta di cavità situate lungo le pareti di colline piuttosto ripide, è stata messa in relazione con la possibilità di assolvere a esigenze difensive per mettere in sicurezza i componenti delle comunità locali, di fronte a un immediato pericolo, oppure come ambito di utilizzo temporaneo ed occasionale in relazione ad un quadro economico che fra tardoantico e altomedioevo favorì la crescita della copertura boschiva naturale come riserva di legname per i villaggi e fonte di importanti risorse alimentari per le comunità ma anche come ambito di pascolo per capre, pecore e suini semiselvatici.
2018
GLI SCAVI ALL’ARMA DELL’AQUILA (FINALE LIGURE, SAVONA): LE RICERCHE E I MATERIALI DEGLI SCAVI DEL NOVECENTO
SOCIETÀ PER LA PREISTORIA E PROTOSTORIA DELLA REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA
15
283
292
9788886796613
Caverne, Pericolo, Colline, Comunità, Economia Locale
de Vingo, P.
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