La Conferenza Internazionale Muséographie, architecture et aménagement de musées d’art, or-ganizzata a Madrid nell’ottobre del 1934, ha rappresentato un momento cruciale per le riflessioni sull’ordinamento e sull’allestimento dei musei in Europa e negli Stati Uniti, dibattito già al cen¬tro dei lavori dell’appena fondato Office International des Musées che ne fu il promotore. Così come le pagine della rivista «Mouseion», bollettino dell’istituzione la cui pubblicazione era stata avviata nel 1927, gli atti della conferenza rappresentano un repertorio degli argomenti della più aggiornata scienza dei musei e una sorta di decalogo/palinsesto per gli ordinamenti più recenti realizzati da una parte e dall’altra dell’oceano. Per la prima volta si ponevano a confronto musei e allestimenti “specializzati”, relativi a diversi ambiti della conoscenza, dalla storia dell’arte, all’archeologia, all’antropologia. In maniera sistematica venivano affrontati temi relativi all’il-luminazione artificiale degli ambienti, alla valutazione delle reazioni e dei tempi di visita del pubblico, e si sottolineava la necessità della creazione di laboratori scientifici, di restauro e di bi-blioteche all’interno dei contesti museali. Il volume raccoglie gli atti del convegno svoltosi a Torino nel febbraio del 2018, al quale hanno contribuito studiosi che aveva già riflettuto su temi museali, così come giovani ricercatori capaci di portare nuovi punti di vista e prospettive inedite. La riflessione sulla Conferenza di Madrid del 1934 e sul dibattito museologico negli anni tra le due guerre aveva preso avvio con un progetto di ricerca tra l’Università e il Politecnico di Torino dove storici dell’arte e storici dell’architettura si erano confrontati su temi che spesso non prevedono un dialogo interdisciplinare. Esito centrale del progetto era stata la decisione di lanciare una call dalla quale è derivato il convegno Musei in Europa negli anni tra le due guerre. La conferenza di Madrid del 1934: un dibattito internazionale. Il risultato, ancora lungi dal proporre un bilancio definitivo, apre piuttosto ulteriori linee di ricer¬ca, tutte promettenti, che mettono in luce territori ibridi che hanno visto -e permettono di intrav¬vedere- la fusione tra competenze umanistiche e tecniche, ai due estremi, e suggeriscono come tutti i punti di contatto che si sono sperimentati, più o meno consapevolmente, negli anni tra le due guerre possano essere spunti di grande interesse nella contemporaneità.

Introduzione

Maria Beatrice Failla
Co-first
;
Franca Varallo
Co-first
2020-01-01

Abstract

La Conferenza Internazionale Muséographie, architecture et aménagement de musées d’art, or-ganizzata a Madrid nell’ottobre del 1934, ha rappresentato un momento cruciale per le riflessioni sull’ordinamento e sull’allestimento dei musei in Europa e negli Stati Uniti, dibattito già al cen¬tro dei lavori dell’appena fondato Office International des Musées che ne fu il promotore. Così come le pagine della rivista «Mouseion», bollettino dell’istituzione la cui pubblicazione era stata avviata nel 1927, gli atti della conferenza rappresentano un repertorio degli argomenti della più aggiornata scienza dei musei e una sorta di decalogo/palinsesto per gli ordinamenti più recenti realizzati da una parte e dall’altra dell’oceano. Per la prima volta si ponevano a confronto musei e allestimenti “specializzati”, relativi a diversi ambiti della conoscenza, dalla storia dell’arte, all’archeologia, all’antropologia. In maniera sistematica venivano affrontati temi relativi all’il-luminazione artificiale degli ambienti, alla valutazione delle reazioni e dei tempi di visita del pubblico, e si sottolineava la necessità della creazione di laboratori scientifici, di restauro e di bi-blioteche all’interno dei contesti museali. Il volume raccoglie gli atti del convegno svoltosi a Torino nel febbraio del 2018, al quale hanno contribuito studiosi che aveva già riflettuto su temi museali, così come giovani ricercatori capaci di portare nuovi punti di vista e prospettive inedite. La riflessione sulla Conferenza di Madrid del 1934 e sul dibattito museologico negli anni tra le due guerre aveva preso avvio con un progetto di ricerca tra l’Università e il Politecnico di Torino dove storici dell’arte e storici dell’architettura si erano confrontati su temi che spesso non prevedono un dialogo interdisciplinare. Esito centrale del progetto era stata la decisione di lanciare una call dalla quale è derivato il convegno Musei in Europa negli anni tra le due guerre. La conferenza di Madrid del 1934: un dibattito internazionale. Il risultato, ancora lungi dal proporre un bilancio definitivo, apre piuttosto ulteriori linee di ricer¬ca, tutte promettenti, che mettono in luce territori ibridi che hanno visto -e permettono di intrav¬vedere- la fusione tra competenze umanistiche e tecniche, ai due estremi, e suggeriscono come tutti i punti di contatto che si sono sperimentati, più o meno consapevolmente, negli anni tra le due guerre possano essere spunti di grande interesse nella contemporaneità.
2020
MUSEOGRAPHIE. Musei in Europa negli anni tra le due guerre. La conferenza di Madrid del 1934: un dibattito internazionale
Sagep Editori
8
9
9788863737431
musei, museologia, museografia, conferenza di Madrid
Elena Dellapiana, Maria Beatrice Failla, Franca Varallo
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