Il saggio si pone l’obiettivo di analizzare, alla luce delle recenti applicazioni giurisprudenziali, il modo in cui la direttiva 2000/78/CE, recepita in Italia con il d.lgs. 216/2003, ha apportato un radicale cambio di prospettiva nell’ambito del lavoro svolto alle dipendenze di un’organizzazione di tendenza, mettendo al centro l’esigenza di bilanciare gli opposti interessi in gioco non più nella fase estintiva, ma nella fase di svolgimento del rapporto. L’accoglimento dell’approccio dualistico e l’attrazione del conflitto ideologico nel campo del diritto antidiscriminatorio hanno reso sempre più un privilegio l’esenzione dall’ambito di applicazione della tutela reale per le organizzazioni di tendenza che svolgono, in forma non imprenditoriale, determinate attività ideologiche senza fine di lucro. Per questo il suo progressivo superamento ad opera dell’art. 9, comma 2, d.lgs. 23/2015, costituisce una scelta conforme, dal punto di vista sistematico, all’impianto della direttiva 2000/78/CE. Essa, infatti individua i criteri per la risoluzione del conflitto ideologico, non più attraverso il riconoscimento di una tutela contro i licenziamenti illegittimi agevolata, ma tramite il contemperamento degli opposti interessi delle organizzazioni e dei lavoratori.

La rilevanza dell'ideologia nel lavoro alle dipendenze delle organizzazioni di tendenza

Vincenzo Cangemi
2019-01-01

Abstract

Il saggio si pone l’obiettivo di analizzare, alla luce delle recenti applicazioni giurisprudenziali, il modo in cui la direttiva 2000/78/CE, recepita in Italia con il d.lgs. 216/2003, ha apportato un radicale cambio di prospettiva nell’ambito del lavoro svolto alle dipendenze di un’organizzazione di tendenza, mettendo al centro l’esigenza di bilanciare gli opposti interessi in gioco non più nella fase estintiva, ma nella fase di svolgimento del rapporto. L’accoglimento dell’approccio dualistico e l’attrazione del conflitto ideologico nel campo del diritto antidiscriminatorio hanno reso sempre più un privilegio l’esenzione dall’ambito di applicazione della tutela reale per le organizzazioni di tendenza che svolgono, in forma non imprenditoriale, determinate attività ideologiche senza fine di lucro. Per questo il suo progressivo superamento ad opera dell’art. 9, comma 2, d.lgs. 23/2015, costituisce una scelta conforme, dal punto di vista sistematico, all’impianto della direttiva 2000/78/CE. Essa, infatti individua i criteri per la risoluzione del conflitto ideologico, non più attraverso il riconoscimento di una tutela contro i licenziamenti illegittimi agevolata, ma tramite il contemperamento degli opposti interessi delle organizzazioni e dei lavoratori.
2019
5
1010
1035
Vincenzo Cangemi
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