Il saggio prende le mosse dai problemi aperti dalla sentenza Laval con la compressione, da un canto, degli spazi di contrasto al dumping sociale fissati dalla direttiva europea sul distacco transnazionale dei lavoratori e, dall’altro, dei margini di legittimità delle azioni collettive nell’ordinamento dell’Unione, per illustrare i passi avanti – seppur non risolutivi – compiuti su entrambi i fronti dalla direttiva 2018/957 e per indagare, alla luce della decisione con cui la Corte di giustizia ha respinto il ricorso ungherese contro quest’ultima, gli attuali termini d’incidenza delle regole del mercato unico europeo sullo status dei diritti sociali individuali e collettivi ivi considerati.
Diritti sociali e integrazione negativa nel mercato unico europeo: da Laval a oggi
Izzi
2021-01-01
Abstract
Il saggio prende le mosse dai problemi aperti dalla sentenza Laval con la compressione, da un canto, degli spazi di contrasto al dumping sociale fissati dalla direttiva europea sul distacco transnazionale dei lavoratori e, dall’altro, dei margini di legittimità delle azioni collettive nell’ordinamento dell’Unione, per illustrare i passi avanti – seppur non risolutivi – compiuti su entrambi i fronti dalla direttiva 2018/957 e per indagare, alla luce della decisione con cui la Corte di giustizia ha respinto il ricorso ungherese contro quest’ultima, gli attuali termini d’incidenza delle regole del mercato unico europeo sullo status dei diritti sociali individuali e collettivi ivi considerati.File | Dimensione | Formato | |
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